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30.08.2015 - Il Souk di Stato Italia - I documenti di Jesolo, Claudio Vianello che ti documenta senza ipocrisie. Ti tiene quotidianamente aggiornato sulla vita politica e non di Jesolo, con commenti, approfondimenti, opinioni sui fatti di attualità in Jesolo e qualche altra notizia" Il Diario di Jesolo - Il Blog " di Jesolo

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30.08.2015 - Il Souk di Stato Italia

Rubrica a TuttoTondo > Venti15 Tutto Tondo > Roba da matti 2015

Il Souk di "Stato Italia"

Il classico gesto del " dito medio alzato"

Jesolo 30 Agosto 2015
di Claudio Vianello Venti15©
Della serie" Roda da matti"


Non ho mai voluto attraverso le mie pagine, amplificare il commercio abusivo e della contraffazione in spiaggia, a Jesolo.

Ma dopo quello che è accaduto ieri, vorrei capire perché lo " Stato Italiano", fa finta di non vedere il problema , quindi non lo vuole risolvere, lascia tutto in mano all’ improvvisazione di qualche comandante di periferia, che dà molto,  per poi trovarsi in mano un mucchio di mosche…………
Le leggi in Italia sono, come al solito, forti con i deboli e deboli con i forti. Perseguono una piccola attività che, a fatica, arriva alla fine del mese, perché non ha rilasciato uno scontrino per qualche centesimo o per qualche euro, per poi, davanti a questa mole di venditori abusivi, che quotidianamente diventano sempre di più, non muovono una piuma……
Forse c’è da interpretare? Forse dietro alla contraffazione, c’è lo "Stato", perché? Perché non ci sono leggi per riportare la legalità su questi reati…
Sono anche convinto, che tra quei 100mila immigrati e/o illegali che lo Stato è andato a prendere fino ad oggi nelle acque libiche, oltre il 30 percento ce lo ritroveremo a commercializzare illegalmente nelle nostre città e nelle spiagge, tra un po’, forse, hanno già iniziato a lavorare avendo queste persone arrivate sulle nostre coste, dei docenti: le persone che quotidianamente vengono arrestate per questi reati.
Bene o meglio dire male? Ieri a Jesolo:" Episodio di violenza durante i controlli della Polizia locale su un autobus di linea, un agente è stato afferrato per il collo. Manda un vigile in ospedale venditore abusivo in manette". Questa l’apertura dei quotidiani oggi dalla cronaca di Jesolo.

Oggi invece, ore 14.18 di una giornata calda in spiaggia,  un amico mi invia un messaggio" Ho appena assistito ad una scena in spiaggia: vigili contro venditori di merce taroccata e asciugamani. Robe degne di vergogna."
Mi dico: lasciamo stare, tanto non cambia nulla, ma poi esclamo" Caspita, ma è possibile che non possano mai fare nulla a questi personaggi?" Decido allora, di prendere lo scooter ed andare a vedere. Nel frattempo telefono a questo mio amico e cerco di farmi spiegare l’ accaduto, mi dice " Claudio , roba da no credarghe, xe no ghe avesse visto coi me oci! ( Claudio cose da non credere, se non avessi visto con i miei occhi). Adesso il gruppo di questi pseudo commercianti-venditori si sta ingrossando, ne conto circa una trentina e ne continuano ad arrivare, "dall’altra parte della barricata" i difensori della legge, o meglio i soliti vigili urbani di Jesolo, che ormai da due anni,
sempre al comando dell’ istancabile  Claudio Vanin ( sempre in prima linea) cercano di tamponare questa schifezza, il commercio del falso. Quanti erano i vigili, questa volta in azione? Sei o sette in tutto, compreso il comandante, troppo pochi per una consolidata banda di delinquenti!
Arrivo in Piazza Milano ed incrocio due auto dei vigili, una ufficiale e una  civetta.
Faccio presto a trarre le conclusioni…. La legalità anche quest’oggi è stata sconfitta.
Vado comunque in spiaggia e immortalo la banda dei venditori extracomunitari che se la stanno ridendo alla faccia dell’Italia. Quanti erano? Oltre trenta. Tanti e tutti baldanzosi, anche questa volta hanno vinto loro.
Un inciso: " Tra tutti i venditori che avrebbero dovuto soccombere in un Paese normale, alla legge, non in Italia, ce n’erano di molte  nazionalità: magrebini, senegalesi, cingalesi, indiani e anche qualche matrona, quelle donne africane che fanno le treccine. Queste, erano praticamente attente a tutto quello che accadeva nella zona oggetto di confisca, fin dai primi momenti dell’ azione, e se qualche venditore abusivo  avresse voluto darsela a gambe, loro, le matrone, li zittivano dicendogli, dove andate che noi siamo molti, di più e cattivi e poi non ci faranno niente…….
Infatti così è andata, a darsela a gambe levate anche per questa volta: la legge……




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