25.08.2025 Non è sempre colpa dei motociclisti
2025

Una situazione pericolosa sul manto stradale
Jesolo 25 Agosto 2025
di ©Claudio Vianello
Non è sempre colpa dei motociclisti, spesso le strade cittadine sono un disastro
Quando succedono incidenti mortali e sono coinvolte delle moto, specialmente sui social si scatenano i commenti che mi fanno rabbrividire. È vero c'è una percentuale di colpa anche nei motociclisti quando accadono incidenti, inesperienza, pensare di aver ragione, senza pensare che sei seduto su due ruote e quindi puoi, e poi c'è la casistica che ci dice che molti automobilisti quando vedono passargli di fianco una moto, si stringono sulla sinistra e non verso destra lasciandoti passare.
Avevo 14 anni quando acquistai il mio primo ciclomotore, un cinquantino della Benelli. È vero faceva più rumore che velocità, tre anni dopo passai alla Benelli 250 bicilindrico 2C, era una moto per l'epoca veloce, correva l'anno 1972. In tre anni feci tre incidenti mai per colpa mia, ma decisi di venderla per passare alle autovetture.
Nel 2005, dopo averci pensato su un po' acquistai uno scooter. La conoscenza nel frattempo è cambiata, le moto sono sempre più veloci e molte di più, rispetto agli anni 70.
Oggi guido una Honda 750 XADV, nel frattempo le moto come le macchine sono sempre più pericolose, è vero anche se in parte. Bisogna essere convinti, sapere sempre che sotto il sedere ci sono solo due ruote e che la maggior parte degli automobilisti, specialmente in questi ultimi decenni hanno troppe distrazioni, se ne fregano di te che stai fuori al caldo sull'asfalto cocente, su due ruote, tanto loro sulle loro auto hanno il condizionatore.
La distrazione più pericolosa è il telefonino, ce l'hanno sempre attaccato all'orecchio o magari tenuto in mano come fosse una particola benedetta. Poi ci sono quelli che hanno un'auto nuova, nuova di zecca sembra che non usano il bluetooth dell'auto, per non essere sgammati dalla moglie se dovesse telefonare l'amante nel momento in cui fosse seduta di fianco.
Tralasciando questi vizi umani e pericolosi di guida, notiamo che quando muore un motociclista in un incidente stradale, molte persone che non sanno minimamente cos'è una moto, si scatenano dando spesso la colpa solo alle moto. Ricordo la morte di quella copia, a Jesolo, su via Adriatico, a Luglio, centinaia di post che imprecavano contro le moto, poi hanno scoperto che il camionista era ubriaco e guidava zigzagando. Non è così, spesso la colpa è anche del manto stradale che si trova in condizioni pietose: con buche profonde, con tombini sporgenti... Trovo che una situazione pericolosa, sia quella che ho trovato ieri pomeriggio tornando a casa, a Jesolo Lido su via Mameli, all'altezza della rotatoria della Martin Luther King, mi sono sentito letteralmente spostare verso il centro strada, per fortuna che a Jesolo guido ancor con più attenzione, visto le migliaia di turisti che arrivano quotidianamente e in testa hanno solo la vacanza, per le moto c'è tempo. Vista la situazione, pensavo di cadere e invece sono riuscito a rimanere in sella. In un attimo ho capito che c'era qualcosa di molto pericoloso sulla strada. Erano dei tacconi fatti l'anno scorso sul lato destro entrando a Jesolo, questi hanno ceduto e sull'asfalto si è formata una piega di circa 7/9 centimetri di altezza, lunga una trentina di metri a circa un metro dal bordo strada.
Ecco quando la manutenzione delle strade è carente, la gente si può anche ammazzare... Meditate gente!
Un taccone fatto male