12 giugno 2022 la svolta - Il Blog di Jesolo

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I due candidati alla poltrona di Sindaco Renato Martin e Christofer De Zotti

A bocce ferme
 
 
18 Giugno 2022
di ©Claudio Vianello
Da qui al 26 giugno, giorno del ballottaggio per l’elezione del Sindaco di Jesolo
 
A Jesolo era nell’aria un cambio generazionale, anche se in molti candidati alla carica di Consigliere Comunale si erano illusi, di poter passare al primo turno.
 
 
Certo è che tra Renato Martin e Christofer De Zotti, ora il gioco si fa duro.
 
Tra loro c’è una differenza di 22 anni, 59 per Martin e 37 per De Zotti. Quasi una generazione.
 
Dopo anni di sconquasso cittadino e soprattutto poca lungimiranza da parte della politica locale,  per una crescita sostenibile,  oggi ci ritroviamo una città moderna senza Archistar, senza identità e soprattutto senza una viabilità degna di una città moderna.
 
 
Se giri per le vie cittadine c’è di tutto e di più senza un ornato preciso, senza un’identità che possa dire: come Jesolo. Siamo costretti a sentirci dire la Miami d'Italia, peccato che a Jesolo non ci sia una Ocean drive, Biscayne Boulevard.
 
Qui da noi abbiamo una via Bafile vecchia di oltre cinquant’anni, non con grandi firme, ma negozi take way e negozi degni di un souk arabo di paccotiglie varie e udite udite il “grigio Zoggia”,  il cemento purtroppo ha avuto il sopravvento su tutto il territorio di Jesolo, con la costruzione di migliaia, di nuove colombaie, senza una logica di residenza stabile e/o di grandi ville fronte mare, le vere residenze come nelle più rinnomate città di mare.
 
Qui a Jesolo solo seconde case,  questo dovrebbe far capire perchè la città sta decidendo di girare pagina, esattamente com' era accaduto nel 1993
 
 
È ora ! Basta al “tanto investono”. In questi ultimi decenni bastava avere dei soldi, andare dalla politica e dire, ho un investimento da fare, et voilà.
Non dimentichiamoci "Jesolo Magica", di una vera Archistar Zaha Hadid ,  morta nel 2016, si starà rivoltando nella tomba, oggi del suo progetto non resta che un campo di terra incolta,  da 10 anni e non distante dal nuovo Museo di Jesolo.
Gli investimenti fatti in questi 25 anni non hanno aumentato la residenza stabile, hanno più semplicemente dato carta bianca al depauperamento del territorio. Girando per le strade e alzando lo sguardo di questi nuovi edifici senza una loro personalità, ti colpisce il copia e incolla, tutti uguali, delle vere case popolari con appartamenti da 50mt2 e  per  355 giorni all’anno si notano le finestre chiuse.
Viceversa  ai nostri figli gli tocca trasferirsi in comuni limitrofi perchè i prezzi sono inacessibili, d'altronde dove c'è la speculazione finisce sempre così.
A Jesolo c'è da sempre poca attenzione verso i propri cittadini e molta attenzione per il business del cemento e della sabbia N.d.C.
La nostra ridente cittadina in pochissimi anni è stata surclassata dai cugini di Cavallino-Treporti, un comune che ha avuto la capacità di vedere la sostenibilità del territorio e non la speculazione edilizia, brava il Sindaco Roberta Nesto.
Oggi a una settimana dal ballottaggio sembrerebbe facile analizzare il voto di domenica 12 giugno, nell'aria c'è questo motivo  "è ora di cambiare".
 
Alla resa dei conti ci vogliono elettori che abbiano voglia di cambiare, di far voltar pagina alla nostra città
 
 
In questi ultimi 10 anni di amministrazione Zoggia, molte sono state le violenze alla città, zone di territorio importanti violentate da un'edilizia fatta da pirati, che nulla avevano a che fare con la crescita cittadina.
 
Vediamo le sconcertanti depauperazioni cittadine, quelle sotto gli occhi di tutti noi e a volte anche del turista, che spesso dice, basta cemento perchè non giardini cittadini.
 
Ecco allora che un polmone fondamentale in città, quello delle ville di Casabianca viene disintegrato per ergere al loro posto insignificanti palazzine, interessanti solo per la mera speculazione.
 
 
Dalle ville alla storia di Jesolo, la  cultura da poter proporre alla clientela durante il loro soggiorno, ahimè, avremmo e dovremmo scrivere pagine e pagine della nostra vecchia amata scuola Giosuè Carducci, svenduta all’asta per un paio di milioni di euro, mero denaro in mano ai pirati per far posto all’ennesima speculazione edilizia, per poi vederci spostare la zona del museo, di fianco al Mc Donalds, certamente una zona commerciale che non ha nulla di storia e nemmeno di cultura.
 
 
Vogliamo parlare per capire se Jesolo è improntato alla crescita di qualità con una clientela importante, fornendo servizi e hotel a 5 stelle? allora non possiamo fare a meno di non vedere quanto successo  all’ex hotel Tahiti, in via Dante, spostato dalla prima in seconda fila per accontentare il costruttore di colombaie.
 
 
Dulcis in fundo, Jesolo aveva bisogna per forza di un bocciodromo coperto? Vedi l'allora assessore Otello Bergamo c'era riuscito a farlo costruire per una manciata di voti elettorali.
 
Ebbene si, hanno speso per una promessa elettorale e un tornaconto di conpensi elettorali , circa un milione di euro,  per poi due anni dopo  farne una palestra.
 
 
In questa città è tutto così strano, la politica locale d'altronde come i compagni di merenda, di Roma, focalizzi  il dare e/o il fare per la città con la crescita di voti .
Per loro,  sventrare zone residenziali per far posto a  nefaste colombaie è il progresso, ed è normale.

Ed eccoci  allora arrivati alla resa dei conti.
 
Al primo turno si son presentati in quattro candidati alla carica di Sindaco
 
Lunardelli Antonio
 
Rugolotto Roberto
 
Martin Renato
 
De Zotti Christofer
 
Lo sappiamo che alle amministrative comunali si guarda poco ai simboli ma soprattutto alle persone che parlano chiaro e che fanno una politica tutto l’anno. Una squadra che corre prevale sempre sull’individualismo. Era successo anche nel 1993, quando un gruppo di neofiti della politica si presentarono al cospetto della città,  per il cambiamento. Allora c'era il giovane da poco laureato Renato Martin con la Lega Nord. Fu il primo a sbaragliare la vecchia politica di allora, portando una ventata di novità.
 
Oggi posso dire che è arrivato di njuovo il tempo per una nuova vendemmia.
 
 
Ma leggiamo i voti del primo turno con 5326 voti e il 44,90% De Zotti Christofer, distaccato di 5, 68 punti percentuale   Martin Renato con 4653 voti. Eccola l’analisi
 
Antonio Lunardelli con il M5S e la sinistra più estrema ha dimezzato i voti rispetto al 2017 portandosi a un totale di 390 voti, pari al 3,9%
 
Rugolotto Roberto del PD è diventato il primo partito in città con 1494 voti pari al 12,59%, questi voti fanno gola ai due rivali per il ballottaggio ma sicuramente sono un punto di domanda?
Forza Italia ha amministrato per ben 10 anni spalla a spalla con Valerio Zoggia e combriccola, il 26 giugno gli elettori del Partito Democratico andranno a votare? Sono dell'idea che molti anfranno al mare.
 
Martin Renato con le sue quattro liste cosa farà, darà il fianco alla sinistra? E la Lega Salvini diventata in città l’ultimo partito romano, tra tutti i romani. Cosa farà appoggerà l’inciuccio?
 
Sono tutte domande da porsi ma è molto chiaro
 
Christofer De Zotti, un giovane che con le sue liste ha sbaragliato tutte le illusioni della Lega che avrebbe voluto vincere facile, invece dovrà correre e non poco se vorrà far suo, se gli elettori  jesolani vorranno dargli ancora fiducia per  la poltroma di Sindaco.
 
Leggendo i dati del voto del 12 giugno, mi viene facile pronosticare che a Jesolo De Zotti se non farà errori sarà il nuovo Sindaco di Jesolo.
Prevedo anche che ci potrebbe essere un aumento di votanti, proprio perché vedono la possibilità di cambiare strada, quella vecchia per la nuova.
 
Ecco per il resto si può dire che chi ha governato la città per 10 anni è il vero trombato, il Sindaco uscente ha conquistato un magro bottino 249 preferenze.
 
Potremmo parlare dei traditori di Valerio Zoggia. Forza Jesolo - Prima Jesolo dell'amico Gianni Dalla Mora, con un magro bottino di 393 voti e pagati sonoramente dai cittadini, l’unico a esserne uscito  benino e non malconcio è stato l’ex assessore al Commercio  Alessandro Perazzolo il più votato con 435 preferenze, per un totale di 850 voti di lista. Per il resto tutto come da copione, preferenze pesanti, preferenze che alla causa per il nuovo Sindaco non sono servite
 
C'è da dire che tra tutte le liste e tra i loro candidati  ci son stati ben 3 candidati alla carica di consigliere comunale che han preso zero preferenze e quattro con una.
N.d.C. L'ideologo della Lega di Martin e  amico di Haider,  Dal Col Fabrizio presentatosi con Indipendesa Veneta ne ha conquistati 8 di voti.
 

Al voto del 26 giugno l’ardua sentenza
Qui tutti sotto i voti della lista con le preferenze di ogni candidato







Queste le 11 Liste che si son presentate il 12 giugno 2022
Created by 2022©Claudio Vianello
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