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Marzo Venti14 - I documenti di Jesolo, Claudio Vianello che ti documenta senza ipocrisie. Ti tiene quotidianamente aggiornato sulla vita politica e non di Jesolo, con commenti, approfondimenti, opinioni sui fatti di attualità in Jesolo e qualche altra notizia" Il Diario di Jesolo - Il Blog " di Jesolo

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Marzo Venti14

Le notizie della Stampa nazionale > Venti14

CHI PRENDERA' IL LORO POSTO,  I FIGLI E/O PARENTI ?


29 Marzo  2014 - DA  "ILGIORNALE.IT"
"Dentro i giovani, fuori gli anziani". Ma il governo litiga sui tagli alle Pa

Scontro nel governo sui tagli alla Pubblica amministrazione. La Madia: "Troppi dirigenti anziani". E lancia la staffetta generazionale. Ma la Giannini si oppone: "Un sistema sano non ha bisogno di mandare a casa gli anziani per far entrare i giovani"
Ad aprire il fuoco è il ministro dell'Istruzione, la montiana Stefania Giannini, bocciando la "staffetta generazionale" invocata dalla collega alla Pubblica amministrazione Marianna Madia che, per far spazio ai giovani, ha ipotizzato un piano di prepensionamenti per il personale più anziano. "Non amo il collegamento tra chi va a casa e chi entra, un sistema sano non ha bisogno di mandare a casa gli anziani per far entrare i giovani", ha avvertito il ministro di Scelta civica invocando "una alternanza costante".

Il piano del commissario per la Spending review Carlo Cottarelli ipotizza un taglio di 400 milioni di euro sulla spesa dei dirigenti pubblici. E la Madia, qualche settimana prima di partorire, sta mettendo a punto il piano per sfoltire i dipendenti della Pubblica amministrazione. Non ha ancora deciso lo strumento, ma i contenuti sembrano piuttosto chiari. "In Italia ci sono troppi dirigenti, troppo anziani, che non ruotano e per i quali si è formata una giungla retributiva che non risponde né a criteri meritocratici né a elementi oggettivi

(...) continua a leggereCOME POSSIAMO CREDERE AL GATTO E ALLA VOLPE


29 Marzo 2014 - DA  "ILFATTOQUOTIDIANO.IT"
Abolizione delle Province? Nei Comuni 25mila consiglieri e 5mila assessori in più

La fretta per approvare il ddl Delrio? E' per far entrare in vigore le nuove norme che aumentano i seggi e le poltrone in giunta nelle cittadine fino a 10mila abitanti. E la possibilità per i sindaci dei Comuni fino a 3mila di ottenere il terzo mandato consecutivo
Perché tanta fretta, da parte del governo, per l’approvazione del disegno di legge per l’abolizione delle Province? A sentire Renzi, tutto nascerebbe dalla necessità di arrivare alla cancellazione degli enti prima dell’election day del 25 maggio, quando i cittadini, in caso di mancata approvazione della legge, si sarebbero trovati a dover rieleggere anche i consigli provinciali e i loro relativi presidenti, con conseguenze a cascata facilmente immaginabili. Una dichiarazione ad effetto, quella di Renzi, che anche molti parlamentari hanno trangugiato senza colpo ferire, peccato che nulla sia vero. Il presidente del Consiglio ha “barato”. Perché la riforma ha anche un altro effetto: aumenta i componenti dei consigli comunali per i paesi più piccoli. In particolare a fronte del taglio di 2159 poltrone con la cancellazione delle Province, aumentano i seggi per i consiglieri (pari a 26096) e i posti da assessore (+5036) dei Comuni fino a 10mila abitanti. Primi calcoli basati su due dati: la legge vigente fino a ora (la riforma Calderoli del 2011) e i dati degli abitanti dei Comuni italiani del 2014 (fonte Anci). Eppure Matteo Renzi aveva parlato di 3mila posti per i politici in meno.
L’indizione dei comizi? Non sarebbe avvenuta
Perché non è vero che le Province non sarebbero andate al voto? Perché se anche lo scorso 25 marzo, il ddl Delrio fosse stato affossato dal voto favorevole sulla pregiudiziale di costituzionalità presentata dai grillini, nessuna provincia sarebbe comunque dovuta andare al voto a breve. Il comma 325 della legge di stabilità del 2013 parla chiaro: si applica alle “Province in scadenza naturale del mandato” ovvero “cessazione anticipata degli organi provinciali tra il 1 gennaio e il 30 giugno 2014, il regime commissariale di cui all’articolo 1, comma 115, della legge n. 228/2012”. Tradotto: per le Province commissariate non ci sarebbero problemi, perché il commissariamento è comunque fino al 30 giugno, cioè un mese dopo la finestra elettorale, e per quelle che invece non sono ancora state commissariate, di fatto lo diventerebbero. Dunque, nessun rischio di voto, nessun rischio di cascami legali successivi, nessun ulteriore esborso economico per l’ulteriore scheda elettorale. La legge di Stabilità aveva già previsto tutto..

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29 Marzo 2014 - DA  "liberoquotidiano.IT"
Ecco chi paga le promesse di Renzi

Chi conosce Matteo Renzi sa che il suo stile di governo è semplice: lui non sa nulla di regole, coperture finanziarie, iter legislativi. Lui sa dove vuole arrivare, punto e basta. E naturalmente questa è la sua forza, perché va dritto al nocciolo della questione, senza curarsi troppo di come un certo risultato possa essere conseguito. Lo si è visto sin dai suoi primi giorni a Palazzo Chigi, quando annunciò finanziamenti per ristrutturare le scuole, soldi che nessuno sapeva come trovare e soprattutto come erogare. Ancor più se ne è avuta prova con la famosa conferenza delle slide. Invece di discutere con il responsabile dell’Economia di come reperire le risorse e in seguito varare le misure economiche a favore dei lavoratori dipendenti, Renzi si è semplicemente presentato di fronte ai giornalisti con una serie di titoli e disegni, annunciando che chiunque guadagni meno di 1500 euro netti il prossimo mese di maggio troverà 80 euro in più nella busta paga.

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Renzi Über Alles. E questa sera c'è, Mr. "Yes we can"
Le balle di Renzi. Abolizione delle Province, che ci sia il trucco ?


27 Marzo  2014 - DA  "ILGIORNALE.IT"
Abolizione delle Province. Via libera dal Senato. Il testo passa alla Camera

Sì alla fiducia posta dal governo sul maxiemendamento che ha sostituito il ddl Delrio di riforma delle Province. Il provvedimento dovrà tornare alla Camera per il via libera definitivo
Il governo incassa la fiducia sul maxiemendamento al ddl Delrio che recepisce le modifiche apportate al testo dalla commissione Affari Costituzionali e le osservazioni della commissione Bilancio.

Il ddl, che ora torna alla Camera, passa con 160 sì, 133 no. L'esame di Montecitorio (in terza lettura) è un passaggio che dovrebbe essere solo formale, anche perché il ddl scade il 7 aprile. Tra le novità contenute nel testo l'istituzione di dieci Città metropolitane, il trasferimento di alcune delle funzioni delle Province a Comuni e Regioni, la trasformazione degli organi provinciali in enti di secondo grado. Le Province già commissariate continueranno ad esserlo e quelle in scadenza saranno prorogate fino al 31 dicembre 2014, spostando al 1° gennaio 2015 il momento in cui le nuove Città metropolitane entreranno a pieno regime. Un passaggio obbligato in attesa che i due rami del Parlamento partoriscano la riforma del Titolo V della Costituzione cancellando definitivamente l'istituzione delle Province.

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27 Marzo 2014 - DA  "ILFATTOQUOTIDIANO.IT"
Renzi: “Abolizione province? 3000 persone proveranno l’ebrezza di un proprio lavoro”

“Il voto di oggi è molto importante perché 3000 persone smetteranno di avere l’indennità della politica e riprenderanno a provare l’ebbrezza del proprio lavoro”. Così Matteo Renzi in visita a Scalea, in provincia di Cosenza, interviene sul provvedimento che in serata ha avuto il via libera del Senato. Dopo la visita a un istituto scolastico, dove è stato contestato, il premier è intervenuto a una conferenza stampa organizzata dal Pd calabrese sulla ‘ndrangheta. Durante la conferenza stampa Renzi, inoltre, ha ribadito la proposta di inserire 80 euro in più in busta paga agli italiani che guadagnano sotto i 1500 euro. E a chi gli ha fatto notare che, in Calabria, ci sono precari che guadagnano anche 800 euro al mese, il premier ha risposto: “Non fate così altrimenti diventa una televendita direbbe Crozza”.

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27 Marzo 2014 - DA  "liberoquotidiano.IT"
Renzi e le case: ha cambiato 5 residenze in 13 anni. Ecco da cosa scappa

Chissà se il premier Matteo Renzi ama l’opera e Giuseppe Verdi. Se così fosse non potrebbe non conoscere l’aria intonata dal Duca di Mantova nel Rigoletto: «La donna è mobile, qual piuma al vento…». Però, come sa bene Matteo, di volubile non c’è solo l’umore del gentil sesso. Anche la residenza del nostro presidente del Consiglio svolazza da anni per la Toscana. Il suo certificato anagrafico non conosce pace, neanche fosse quello di un carabiniere o di un nomade. A dargli una fissa dimora (almeno formalmente) non è bastato neppure il matrimonio. Infatti il 27 agosto 1999 impalma Agnese Landini, ma per almeno cinque anni mantiene un indirizzo ufficiale diverso rispetto a quella della moglie. Il 26 luglio 2001 il notaio Francesco Steidl lo assiste nell’acquisto di mezza panetteria. Nel rogito la residenza di Matteo risulta essere in via Vittorio Veneto numero 4. «Dove viveva da ragazzino» precisa un suo vecchio compagno di scuola. Nel documento incuriosisce anche l’oggetto della compravendita: «un fondo adibito a uso forno-panificio, ubicato al piano terra, composto da laboratorio, forno, locale farine, disimpegno, bagno, antibagno, spogliatoio, wc esterno». Il futuro Rottamatore è coordinatore cittadino della Margherita fiorentina, ma alla voce «lavoro» preferisce qualificarsi come «libero professionista». O meglio co.co.co. nella Chil srl, l’azienda di famiglia. Una precarietà a cui forse prova a porre rimedio (nel frattempo è nato Francesco, il primogenito) acquistando i muri di un forno.

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Le balle di Renzi. Prima le ha raccontate a Letta e poi agli Italiani


27 Marzo  2014 - DA  "ILGIORNALE.IT"
Renzi pinocchio, marzo passa e le riforme non partono

Il premier aveva annunciato misure flash, ma dal fisco al lavoro la tabella di marcia si è già impantanata. Per il Def è corsa contro il tempo: mancano ancora le coperture

Più passa il tempo, maggiori sono le possibilità che le riforme vengano impallinate. Il problema è che il tempo sta passando velocissimo anche per il «torrente impetuoso» Matteo Renzi.
E lo sbocco nella «palude» si avvicina pericolosamente per tutte le principali scelte del governo. Dall 'abolizione del Senato (per la quale si cerca un compromesso) alla riforma elettorale, (in teoria la prima), poi la riforma del titolo V (il federalismo) che dovrebbe arrivare entro il mese. Poi ci sono quelle fatte a metà. La riforma del lavoro, affidata in buona parte a un disegno di legge dai tempi lunghi e la restituzione dei debiti della Pa.
Ora la corsa contro il tempo che Renzi non può assolutamente perdere è quella per il Documento di economia e finanza. Il vero esame dell'Europa al governo Renzi - al netto dei sorrisini di scherno - sarà sul documento che contiene le previsioni su conti e crescita.

(...) continua a leggereNELLA PUBBLICITA' L'ITALIA E' SECONDA SOLO ALL'AMERICA ?

27 Marzo 2014 - DA  "ILFATTOQUOTIDIANO.IT"
F35, ex generali dell’Aeronautica all’attacco: “Programma da abbandonare”

Un gruppo di alti ufficiali in congedo e di ex dipendenti Alenia scrivono alla Commissione difesa della Camera un documento che ilfattoquotidiano.it è in grado di pubblicare. Dove l'acquisto dei caccia Usa è definito "sproporzionato" per le nostre esigenze e dannoso "per la nostra crescita tecnologica"

Questa volta sono generali dell’Aeronautica a riposo ed ex dipendenti di Alenia a chiedere, in un documento che ilfattoquotidiano.it è in grado di pubblicare, il “completo abbandono” del programma F35. “Sproporzionato” per le nostre esigenze belliche, e addiruttura dannoso “per la nostra industria tecnologica”
Mentre negli Stati Uniti, dopo la recente bocciatura del Pentagono, un nuovo rapporto del Gao – la Corte dei Conti americana – avverte che i problemi emersi nel software degli F35 produrranno forti ritardi nelle consegne e aumenti dei costi così ingenti da mettere a rischio la sostenibilità finanziaria del programma, in Italia i vertici militari continuano a difendere a spada tratta i cacciabombardieri da ogni critica che gli viene mossa. Emblematica l’infastidita reazione del generale dell’Aeronautica Vincenzo Camporini, ex capo di Stato Maggiore della Difesa, alla relazione del gruppo Pd in commissione Difesa in cui si auspica, tra l’altro, una sospensione e un ridimensionamento del programma F35. “Un documento superficiale e sciatto” scrive sull’Huffington Post il generale, rivendicato il valore strategico e industriale di questi aerei da guerra.

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A SPESE DEGLI ITALIANI !


27 Marzo 2014 - DA  "liberoquotidiano.IT"
Forza Italia, Berlusconi e il disgelo con Ncd

Silvio Berlusconi prepara i nuovi assetti di Forza Italia. Dopo la nomina del Comitato di Presidenza con 30 membri effettivi più un'altra dozzina di collaboratori, adesso è tempo di preparare le liste per le europee. Su questo punto si accende la battaglia interna al partito e i forzisti della vecchia guardia cercano un posto al sole di Strasburgo per evitare la rottamazione annunciata dal Cav solo qualche giorno fa. Silvio è stato chiaro: "Serve rinnovamento dentro il partito e soprattutto nelle liste per il 25 maggio".

Il nodo delle liste - Verdini, come racconta La Stampa, ha strappato un supplemento di riflessione circa la composizione delle liste: non solo volti nuovi ma anche candidati che sappiano rastrellare voti. Come ad esempio Raffaele Fitto che sarebbe pronto a dimettersi da parlamentare pur di correre alle europee. Ma in questo fiume di trattative per le candidature si apre un varco verso il centrodestra e soprattutto verso gli alfaniani.
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E l'Europa cosa fa per gli immigranti: rimane a guardare?

Venditori ambulanti sulla spiaggia di Jesolo

21 Marzo  2014 - DA  "ILGIORNALE.IT"
L'assalto dei migranti e il fallimento Italia

Il boom degli sbarchi è figlio del messaggio che l'Italia manda al mondo: sbarcare in Italia non è più reato. Un governo, un ministro come la Kyenge e un intero apparato mediatico hanno veicolato questo messaggio. A essi si è aggiunto l'effetto-Papa
Quasi nessuno lo dice e lo scrive, tra politici, media, Europa e istituzioni, ma rispetto allo scorso anno sono decuplicati gli sbarchi di immigrati clandestini.
Nei primi mesi dell'anno scorso non arrivavano a 800, quest'anno superano già gli 8mila. Con questa media passano da 43mila a 400mila all'anno. Altro che spending review. È un dato allarmante, in vista del boom di primavera-estate. Un traffico umano in mano alle milizie islamiste, come ha denunciato il Giornale. Da dove nasce questa improvvisa impennata, considerando che non ci sono nuove emergenze-esodo a sud del Mediterraneo rispetto a un anno fa? Nasce dal messaggio che l'Italia manda al mondo: sbarcare in Italia non è più reato, i verbi usati non sono respingere, rimandare indietro o frenare ma salvare, accogliere e smistare. Un governo, un ministro come la Kyenge e un intero apparato mediatico hanno veicolato questo messaggio. A essi si è aggiunto l'effetto-Papa, a Lampedusa e non solo: per carità, è missione del Papa esortare

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A QUALCUNO GLI SARA' CHIESTO DI PAGARE ?

21 Marzo 2014 - DA  "ILFATTOQUOTIDIANO.IT"
Casta, le inchieste servono: in Regione Piemonte spese gruppi calano dell’80%

Mentre 40 consiglieri, compreso il presidente Cota, attendono il possibile invio a giudizio, i dati ufficiali parlano chiaro: nel 2013 i partiti in Consiglio regionale hanno chiesto rimborsi per 450mila euro, contro i 2,3 milioni del 2012. Fi, Ncd e Fdi spendono meno di un decimo del vecchio Pdl
La cura, drastica, sembra funzionare. I consiglieri piemontesi devono aver offerto meno pranzi in costosi ristoranti, pagando di tasca propria alcuni acquisti superflui. Nel 2013, dopo lo scandalo dei rimborsi al Consiglio regionale in Piemonte, i gruppi politici hanno chiesto meno soldi per le loro spese. I dati emergono dai rendiconti pubblicati sul sito istituzionale. Da questi documenti, semplici tabelle con le voci di spesa, emergono per la prima volta pure i costi per lo staff dei partiti: quasi quattro milioni di euro in totale. Malgrado le riduzioni nei giorni scorsi la sezione di controllo della Corte dei conti ha chiesto al presidente dell’assemblea regionale Valerio Cattaneo di chiarire come siano stati spesi 200mila euro da alcuni gruppi.
Secondo i calcoli, i rimborsi ottenuti dalle 18 forze politiche sono passati dai circa 2,3 milioni di euro del 2012 ai 450 mila dello scorso anno. Sono calate le spese per il funzionamento, cioè quelle per consulenze, missioni, materiale di cancelleria, telefoni, abbonamenti, convegni e altro, spese in cui prima rientravano pure i pasti nei ristoranti, i caffè consumati tra una riunione e l’altra, ma anche i tosaerba, i biglietti della Juventus, le consolle dei videogiochi o le mutande verdi di Roberto Cota. Tra i gruppi più numerosi, il Pd passa dai circa 243mila euro del 2012 ai 98mila circa nel 2013; il Pdl

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RE GIORGIO 1° D'ITALIA !


21 Marzo 2014 - DA  "liberoquotidiano.IT"
Toto-Quirinale, il patto Renzi-Berlusconi

Giorgio Napolitano attende il momento giusto per lasciare il Quirinale. Il Capo dello Stato lo ha detto chiaramente durante il suo discorso di fine anno lo scorso 31 dicembre: "Il mio mandato è a tempo. Lascerò quando le riforme avranno finito il loro corso". Quelle riforme di cui parla Re Giorgio sono ormai entrate nell'agenda del Parlamento. Legge elettorale, titolo V e abolizione del Senato sono entrate nel dibattito tra i partiti e sull'Italicum come su Palazzo Madama i lavori cominciano ad accelerare. E così se entro la fine del 2014 le riforme dovessero vedere la luce, a quel punto Re Giorgio potrebbe fare un passo indietro. Così arrivano le prime indiscrezioni sulle grandi manovre per scegliere il prossimo inquilino del Quirinale. Secondo quanto racconta l'Espresso, i nomi in lizza sono tanti. Da Draghi a Prodi, da Amato a Fassino per finire con Pier Luigi Bersani. (.......)continua a leggere




 


Europa ! Europa ! Europa ! Ma quale ?
E la Russia si porta via la Crimea


20 Marzo  2014 - DA  "ILGIORNALE.IT"
Crimea, i russi occupano tre basi militari ucraine. Kiev: demilitarizzare l'area

Appello dell'Ucraina a Ban Ki-moon (che domani sarà a Mosca): via tutte le truppe dalla penisola. Kiev: tre ore per liberare il nostro comandante. La Nato accusa la Russia: aggressione militare.
Oleksandr Turchynov, presidente ad interim dell'Ucraina, ha lanciato un ultimatum alle autorità della Crimea, dando loro tre ore di tempo per rilasciare tutti gli ostaggi, compreso il comandante della Marina militare di Kiev Serhiy Haiduk, minacciando che altrimenti ordinerà "i passi appropriati".
Lo riporta l'agenzia di stampa Interfax. "Se tutte le provocazioni contro le truppe ucraina e l'ammiraglio Haiduk non cesseranno entro le 21 e se non verranno rilasciati tutti gli ostaggi militari e civili, allora le autorità adotteranno i passi appropriati, compresi quelli di natura tecnica e tecnologica", afferma Turchynov. Haiduk è stato catturato nella base di Sebastopoli e portato via da uomini armati dopo che stamattina forze filorusse hanno preso il controllo della base. Nel pomeriggio l'ufficio della procura della Crimea aveva fatto sapere che Haiduk era stato fermato per essere interrogato.

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QUANDO IL POPOLO HA DIRITTO ALL'AUTODETERMINAZIONE !


20 Marzo 2014 - DA  "ILFATTOQUOTIDIANO.IT"
Renzi: “Ue in difficoltà, rischio successo populisti. Ma noi i compiti li abbiamo fatti”

Il presidente del Consiglio a Montecitorio: "Rischio di una deriva tecnocratica". E insiste: "Bisogna uscire dalla visione per cui l'Ue ci fa le pulci. Non dimentichiamoci che l'Italia dà all'Europa più di quello che economicamente riceve". Poi rilancia sulle riforme: "Siamo pronti a fare la nostra parte, ma l'Unione europea non dev'essere il nostro alibi"
L’Europa è in difficoltà, bisogna darle una strada diversa e quindi c’è il rischio di un’affermazione dei partiti populisti. Ricomincia da qui il presidente del Consiglio Matteo Renzi che è intervenuto alla Camera in vista del Consiglio europeo di Bruxelles del 20 e 21 marzo, oltre che sullo stato dell’economia e della finanza pubblica. Il capo del governo ha parlato tra i ministri degli Esteri e della Difesa, Federica Mogherini e Roberta Pinotti. Al completo i banchi del Partito Democratico, mentre vistosi buchi si notano in quelli di Forza Italia. In Aula è tornato – dopo tempo – l’ex presidente Enrico Letta: “Sono venuto ad ascoltare il discorso sull’Europa”, ha detto ai giornalisti in Transatlantico. “Guardiamo avanti”, ha aggiunto. Letta, come già accaduto durante il voto di fiducia al governo, ha preso posto esattamente di fronte a Renzi, al banco normalmente occupato dai componenti di commissione, e non al suo banco tra i deputati del Pd. E anche oggi il presidente del Consiglio ha voluto riservargli un saluto: Letta, ha detto Renzi, ha dato “un importante stimolo” in vista del semestre europeo dell’Italia.

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20 Marzo 2014 - DA  "ILCORRIERE.IT"
«Referendum, 1,3 milioni di voti»
Zaia: «Il popolo va rispettato»
Il presidente del Veneto: «Il diritto internazionale ci dà ragione». Rubinato: «Nessuna sorpresa»

ROMA - Il motore del movimento indipendentista del Veneto non sono le «segreterie di partito», ma «il popolo e va rispettato». Allo stesso tempo «c'è una legge in discussione al Consiglio regionale per l'indizione di un referendum consultivo sull'indipendenza» della Regione e «ci stiamo impegnando per portarla avanti e votarla». Lo ha detto il governatore del Veneto, Luca Zaia, parlando con i cronisti della stampa estera a Roma, sulle iniziative popolari di questi ultimi giorni per chiedere l'indipendenza del Veneto dall'Italia. «Ci sono oggettivi problemi di compatibilità con la Costituzione - ha osservato Zaia - ma il diritto internazionale ci dà ragione sul fronte dell'autodeterminazione e sulla possibilità di fare il referendum».
Il referendum per l'indipendenza del veneto promosso da Plebiscito.eu intanto prosegue. La scadenza della «consultazione» è fissata per il 21 marzo, ma al quarto giorno di votazione in rete - secondo dati pubblicati sul sito dai promotori - ha raccolto i voti di 1.307.334 veneti, pari al 35,02% del totale degli aventi diritto.

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Europa ! Europa ! Europa ! Ma quale ?
E la Russia si porta via la Crimea


17 Marzo  2014 - DA  "ILGIORNALE.IT"
La Crimea dice sì a Mosca Vittoria della secessione
Washington e Bruxelles: "Il referendum è illegale e illegittimo e il suo risultato non verrà riconosciuto"

Il risultato, scontato, del discussimo referendum è arrivato. Gli exit poll parlano di un vero e proprio plebiscito: il 95% della popolazione della Crimea avrebbe votato per la secessione e la conseguente annessione alla Russia. Resta solo da capire quanto varierà la percentuale, ma la decisione è ormai certa. Per poter i risultati ufficiali bisognerà attendere almeno fino a lunedì mattina. Sono immediatamente scoppiati i festeggiamenti dei filo russi nella piazza principale di Simferopoli. Il primo ministro separatista Serghiei Aksionov ha annunciato su Twitter che lunedì chiederà l'annessione alla Russia: "Il parlamento della Crimea si riunirà lunedì in sessione straordinaria per approvare una candidatura ufficiale

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IL POPOLO HA DIRITTO ALL'AUTODETERMINAZIONE ?
I POTERI FORTI NON LO VOGLIONO, MA LA CRIMEA HA SCELTO  !


17 Marzo 2014 - DA  "ILFATTOQUOTIDIANO.IT"
Referendum Crimea è plebiscito: “Tornare con Russia”. Ue e Usa: “E’ illegale”

Il 95% dei votanti a favore dell'annessione a Mosca. Alle urne tre quarti degli avanti diritto. Il Cremlino pronto ad "accogliere" la repubblica autonoma. Festa per le strade di Sebastopoli. La Casa Bianca: "Il voto si è svolto sotto la minaccia di violenze e l'intimidazione di un intervento militare e viola le leggi internazionali". L'Unione Europea pronta a nuove sanzioni

Il referendum in Crimea si trasforma in un plebiscito. I primi dati ufficiali parlano del 95% dei voti a favore. Esito scontato alla vigilia e confermato anche dopo i primi exit poll citati dalla tv statale Russia 24, secondo cui il 93% degli elettori della regione ucraina ha votato a favore della secessione da Kiev e dell’annessione alla Federazione russa. Risultato che ha un significato ulteriore per il fatto che si è registrata una notevole affluenza alle urne: hanno votato 3 elettori su 4 sul totale di oltre un milione e mezzo di aventi diritto. Mosca, dal canto suo, sembra pronta a certificare l’esito del voto con la definitiva occupazione militare il passaggio di un pezzo di uno Stato sovrano a un altro. “Oggi abbiamo preso una decisione molto importante, che entrerà nella storia” ha twittato il premier della Repubblica autonoma Serghiei Aksionov, il quale poi ha detto che lunedì chiederà ufficialmente l’annessione della Crimea alla Russia.

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17 Marzo 2014 - DA  "LIBEROQUOTIDIANO.IT"
Renzi e la casa in affitto, censurate anche le bollette

"Passano i giorni e dall’entourage di Renzi continuano a non rispondere alle domande di Libero. Il principale consigliere del premier, Marco Carrai, sedicente intestatario del contratto di locazione dell’appartamento di via degli Alfani 8 (dove ha risieduto Renzi per 32 mesi tra il 2011 e il 2014) non ha accettato di rendere pubblico il documento e di spiegare per quanto tempo e a che prezzo abbia ospitato il Rottamatore. Tommaso Grassi, consigliere comunale di Sel, ha cercato di avere lumi, ma per ora inutilmente. Infatti il servizio entrate del Comune ha respinto la richiesta di accesso agli atti perché troppo generica e la società esterna che riscuote la tassa dei rifiuti e che ha in archivio i nomi degli inquilini delle case fiorentine ha risposto che non consegnerà i dati per motivi di privacy.

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Europa ! Europa ! Europa ! Ma quale : quella delle banche?

14 Marzo  2014 - DA  "ILGIORNALE.IT"
Europee, il Cav pensa di candidarsi

Entro il 15 aprile Forza Italia dovrà presentare le liste di candidati per elezioni di maggio. Berlusconi valuta se correre. Toti: "Se qualcuno dovesse impedirlo si assumerebbe una grave responsabilità davanti a milioni di italiani". Ecco tutti i nomi in campo
Un mese di tempo per Silvio Berlusconi che, incassata la legge elettorale alla Camera, ha intenzione di riprendere in mano il dossier candidature.
Molte le decisioni da prendere e diversi i nodi sul tavolo: uno su tutti la decisione o meno di candidare parlamentari nelle liste per il Parlamento europeo. "Berlusconi ha guidato Forza Italia in tutte le elezioni - assicura Giovanni Toti in una intervista alla Stampa - ritengo che lo farà anche questa volta".
"Forza Italia andrà molto bene, ci sono tutte le condizioni per una grande affermazione". Toti non ha alcun dubbio. Le elezioni europee saranno sicuramente l'occasione buona per pungolare il Pd di Matteo Renzi.

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14 Marzo 2014 - DA  "ILFATTOQUOTIDIANO.IT"
Renzi ‘di sinistra’ spiazza minoranza Pd. Partono applausi, ma è pronto lo schiaffo

Spiazzata dalle mosse del premier, l'opposizione interna al Partito democratico affila le lame in vista del passaggio al Senato della legge elettorale. Un'occasione in cui 105 deputati chiederanno di reintrodurre le quote rosa.
“I mille euro annui per chi guadagna fino a 1500 euro mensili, e l’innalzamento del rapporto tra deficit e Pil, come l’aumento della tassazione sulle rendite finanziarie, sono segnali che vanno nella giusta direzione. E l’allentamento dei vincoli europei faceva parte anche della nostra campagna congressuale”. Gianni Cuperlo sta per andare a votare. Usa il tono piano ed educato che gli è proprio per esprimere quello che la minoranza dem sta dicendo dalla conferenza stampa pirotecnica di Renzi: il segretario-premier ha promesso cose di sinistra, ha indicato una direzione di marcia condivisibile.
Di più, ha fatto sue alcune delle bandiere dei suoi più fieri oppositori. A cominciare da quella di Stefano Fassina sull’allentamento del deficit, che infatti a conferenza stampa appena finita si è trovato improvvisamente a dichiarare in favore di Renzi. Idem per la Camusso, che era pronta a sparare veleno e si è trovata a spargere miele.

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14 Marzo 2014 - DA  "LIBEROQUOTIDIANO.IT"
Redditometro, ecco a chi arriveranno le lettere

"Gentile contribuente, la ricostruzione complessiva del reddito complessivo sulle persone fisiche...". Inizieranno così le lettere inviate ai sospetti evasori individuati grazie al redditometro. Le missive, con tutta probabilità, saranno inviate da inizio aprile e, come spiega Il Sole 24 Ore, saranno meno numerose del previsto: arriveranno circa a 20mila contribuenti contro i 30mila che erano stati inizialmente prospettati. L'agenzia delle Entrate, nel frattempo, ha avviato la stesura delle "liste selettive" dei contribuenti da controllare, e ha anche redatto il fac-simile della lettera che sarà inviata, un vero e proprio invito a comparire con tanto di possibili sanzioni per chi non si presenterà all'incontro o fornirà risposte incomplete.
Nel mirino - Nel dettaglio, la lettera raggiungerà le persone fisiche che, sulla base dei dati presenti nell'Anagrafe tributaria, risulteranno aver sostenuto nel 2009 spese incompatibili con il reddito dichiarato quell'anno con Unico 2010; il margine di tolleranza, però, sarà più ampio di quanto annunciato del 20 per cento.

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Le aziende chiudono e vanno ad investire all'estero!
e Lui promette un grosso libro dei sogni


12 Marzo  2014 - DA  "ILGIORNALE.IT"
Renzi promette meno tasse - Ma intanto ne alza una
La promessa di Renzi: "100 giorni per cambiare"

"Confermiamo per l’ennesima volta che nei prossimi 100 giorni faremo una lotta molto dura per cambiare ad aprile la P.A, a maggio il fisco e a giugno la giustizia". Aumenta la tassazione sulle rendite finanziarie: dal 20 al 26%. A maggio anche taglio dell'Irap del 10%
Al momento non cambia nulla. A dispetto degli annunci di Matteo Renzi, oggi il governo non sblocca i debiti della Pubblica Amministrazione alle imprese e non taglia il cuneo fiscale.

Tutto rimandato. Il Consiglio dei ministri ha esaminato un disegno di legge sui pagamenti dei debiti commerciali della Pubblica amministrazione che, contrariamente alle attese, non prevede risorse ulteriori per liquidare gli arretrati rispetto ai 47,5 miliardi di euro già previsti dal precedente governo Letta. La motivazione di optare per un ddl e non per un decreto risiederebbe nell'incapacità di trovare le coperture necessarie. Con il ddl i tempi si allungano e l'esame del Parlamento non sarà celere. Un comunicato di Palazzo Chigi spiega inoltre che sulla riduzione del carico fiscale è prevista soltanto un'informativa del Presidente del Consiglio.

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A Iniziato Montis von Tassus

12 Marzo 2014 - DA  "ILFATTOQUOTIDIANO.IT"
Governo, Renzi: “Dal primo maggio 80 euro in più a chi ne prende meno di 1500″

Il premier: "Taglio del cuneo fiscale per 10 milioni di italiani”. Ma non riuscirà a completarlo prima delle elezioni europee: "C'ho provato, ma sono stato respinto con perdite". Il governo ha annunciato anche una decurtazione dell'Irap del 10%: "Copertura con l'innalzamento della tassazione sulle rendite"

Aveva detto: “Mercoledì per la prima volta si abbassano le tasse. Non ci crede nessuno? Lo vediamo”. Oggi però in consiglio dei ministri Matteo Renzi non ha presentato un provvedimento fatto e finito da approvare. ”Confermiamo per l’ennesima volta – spiega il presidente del Consiglio – che nei prossimi 100 giorni faremo una lotta molto dura per cambiare ad aprile la Pubblica amministrazione, a maggio il fisco e a giugno la giustizia, provvedimenti che non fanno parte, non fanno parte, del pacchetto di oggi”. Il consiglio dei ministri ha approvato la relazione di Renzi e non un provvedimento che inizi il suo percorso in Parlamento, ma – assicura lui – è come cosa fatta: “Se volete aspettare per vedere, lo capisco”. Certo, ci sono molti impegni precisi su tasse e lavoro. Ma ancora mancano i provvedimenti. Sul fisco in particolare Renzi

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Sarebbe ora che i sindacati nazionali presentassero i bilanci, così potremmo conoscere i loro redditi.
Continuano a sbraitare e chi ne paga il conto sono proprio i lavoratori italiani.
Perchè grazie ai sindacati e ad uno Stato compiacente: le aziende chiudono e vanno ad investire all'estero!

10 Marzo  2014 - DA  "ILGIORNALE.IT"
La ricetta-soviet di Landini: caccia ai ricchi e nuove tasse
Il leader della Fiom offre al premier il suo piano di rilancio dell'economia in stile socialismo reale: alzare la spesa pubblica colpendo imprese e risparmi

In questi primi giorni di vita il governo Renzi è stato spesso rimproverato - e a ragione - di non avere un programma capace di portarci fuori dalla crisi.
Ora però è venuto in soccorso dell'ex sindaco di Firenze il segretario della Fiom, Maurizio Landini, autore di una lettera aperta su Repubblica. E a Renzi basterebbe prendere le tesi esposte in questo testo e fare esattamente il contrario per dare un buon contributo al miglioramento della situazione.
Secondo Landini, c'è bisogno di più tasse, più spesa pubblica, più regolazione, dato che piena occupazione e reddito garantito vanno posti al centro della politica di governo. Dinanzi a un'economia già oggi piegata da un interventismo forsennato che prima ha fatto fuggire i capitali stranieri, poi ha ucciso molte aziende italiane e ora sta allontanando consistenti quote di giovani, il sindacalista continua a ritenere che il primo obiettivo debba essere togliere a chi ha e dare a chi non ha. Da qui la proposta di imposte patrimoniali, di ulteriori prelievi sulle rendite finanziarie, di una progressività perfino maggiore di quella già esistente.

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A Iniziato Montis von Tassus

10 Marzo 2014 - DA  "ILFATTOQUOTIDIANO.IT"
Scuola, sviluppo, banda larga: “L’Europa ce lo chiede”. E l’Italia fa finta di niente

Alcune richieste sono vecchie di vent'anni, come quella sul salario minimo, datata 1992. Solo il nostro Paese e la Grecia non hanno mai provveduto. Altre si ripetono negli anni, sempre uguali. Come le raccomandazioni sui finanziamenti all'istruzione e sull'utilizzo dei fondi. Eppure i governi riescono sempre a eludere questi spunti e concentrarsi sulle manovre lacrime e sangue. Antologia degli impegni non rispettati. Nel nome di Bruxelles
Non esita un attimo a varare manovre lacrime e sangue non appena l’Europa lo chiede, ma da tutto ciò che serve per sviluppare e modernizzare il paese la politica italiana si tiene a debita distanza. La Commissione Ue lo ha sancito ancora una volta il 5 marzo: l’Italia è affetta da “squilibri macroeconomici eccessivi” e il suo debito è così alto che la correzione dei conti pubblici non basta, servono riforme per far crescere l’economia. Ma lo sviluppo è sempre figurato solo a parole nell’agenda dei governi italiani che hanno dovuto affrontare le sfide poste dalla crisi. Eppure da anni Bruxelles all’Italia chiede non solo tagli alla spesa pubblica, ma anche una nuova strategia di crescita: riforma del lavoro, contrasto all’evasione, liberalizzazioni, ma non solo. Spulciando tra raccomandazioni e interventi di indirizzo politico, l’inerzia emerge con chiarezza: dalla lotta alla corruzione allo sviluppo della banda ultralarga, la lista dei compiti a casa che l’Italia non ha fatto è lunga.

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10 Marzo 2014 - DA  "ILCORRIERE.IT"
Renzi: «Avremo i sindacati contro? Ce ne faremo una ragione»
Il premier: «Mercoledì si inizierà il percorso che porterà all’abbassamento della pressione fiscale»Renzi: «Avremo i sindacati contro?

«Susanna Camusso ha parlato del culto della personalità nei miei confronti? Non credo che l’abbia detto, comunque sarebbe la cosa più carina che ha detto su di me negli ultimi anni». Comincia subito con una risposta al segretario generale della Cgil, che aveva detto poche ore prima «Renzi ci ascolti o sarà lotta», il presidente del Consiglio nel suo intervento alla trasmissione di Fabio Fazio Che tempo che fa. «Ascoltiamo Confindustria e Cgil, Cisl e Uil ma decidiamo noi. Avremo i sindacati contro? Ce ne faremo una ragione». A Renzi replica subito via twitter del segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni: «Non faccia l’errore di fare di tutta un’erba un fascio. Ci sono sindacati e sindacati, come ci sono politici e politici. Tolga i paraocchi».

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über alles - yes We can


08 Marzo  2014 - DA  "ILGIORNALE.IT"
Maggioranza già in affanno Allarme numeri per Renzi
Il governo rischia anche a Montecitorio, dove il margine e ampio: l'emendamento sulle preferenze è stato bocciato per pochi voti. Renzi ordina a ministri e sottosegretari: siate presenti e votate

Date un pallottoliere a Renzi. Il premier annuncia riforme ogni ora ostentando una sicurezza che non ha. I numeri li ha solo sulla carta e la sua maggioranza è destinata a ballare la rumba.
Facciamo due conti. Alla Camera, in teoria, Renzi è più tranquillo. Il Pd, da solo, ha 293 seggi su 630 totali e con i soli 27 deputati di Scelta civica supererebbe di 5 unità la maggioranza assoluta di Montecitorio.

Ma attenzione. Ad ogni votazione ci sono le assenze, gli astenuti, i dissensi espliciti e i franchi tiratori. Si prendano le ultime votazioni sull'Italicum. Sulla carta la maggioranza che sostiene la nuova legge elettorale è bulgara visto il patto trasversale tra Renzi e Berlusconi: sommando i 67 di Forza Italia, i 29 del Nuovo centrodestra, i 293 piddini, i 19 dei Popolari per l'Italia, i 27 di Scelta civica e i 25 del gruppo misto si arriva alla mirabolante cifra di 460 deputati.

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08 Marzo 2014 - DA  "ILFATTOQUOTIDIANO.IT"
Formigoni: ‘B. muore dalla voglia di stare in maggioranza, ma così sdogana Renzi’

E’ un Roberto Formigoni (senatore Ncd) sorridente, quello che oggi a Milano passeggia per le vie del centro godendosi l’anticipo di primavera. Per nulla affranto dal recente rinvio a giudizio per corruzione e associazione a delinquere, si mette addirittura a ridere quando si parla di politica. “Berlusconi muore dalla voglia di far parte di questa maggioranza”, scandisce sornione. “Si è accorto con suo grande rammarico che abbattere un governo di necessità ha significato andare incontro al vuoto”. E sugli accordi tra il premier Matteo Renzi (Pd) e il leader di Forza Italia rincara la dose: “Sarà una bella lotta: chi è più furbo tra il Caimano e Renzi? Berlusconi pensa di essere lui il più furbo, e forse ha ragione. Ma sta anche rischiano, perché nel frattempo sdogana Renzi di fronte al suo elettorato di centrodestra”. Insomma, i

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08 Marzo 2014 - DA  "LIBERO.IT"
Europee, ecco i nomi dei candidati di Forza Italia

Sono settimane molto intense dentro Forza Italia. Silvio Berlusconi ha il pensiero rivolto al fatidico dieci aprile, quando i giudici di Milano dovranno decidere se dargli i domiciliari o i servizi sociali dopo la condanna in Cassazione per frode fiscale della scorsa estate. Alle porte ci sono poi le elezioni europee (entro il 15 aprile dovranno essere presentate le liste) e, se inizialmente, Silvio Berlusconi aveva pensato provocatoriamente di candidarsi come capolista in tutte e cinque le circoscrizioni, adesso ha deciso di non rischiare. Perché le Corti d'Apello annullerebbero certamente la sua candidatura (basti pensare che qualche giorno fa non gli hanno neanche concesso di andare a Dublino al congresso del Ppe). Insomma, Berlusconi

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über alles - yes We can


04 Marzo  2014 - DA  "ILGIORNALE.IT"
Renzi visita una scuola. E i prof insegnano ai bambini una canzone per lui
Nella scuola elementare Raiti di Siracusa, i bambini sono stati messi in riga (in tutti i sensi) e hanno accolto il presidente del Consiglio con una canzoncina che pare una dichiarazione di eterna fedeltà

Ma cosa c'entrano i bambini? Tra i banchi dovrebbero insegnare le materie del programma, non la politica. Specialmente alle elementari.

Altrimenti dalla scuola pubblica si passa a quella di partito... Prima venne il tempo della canzoncina anti-Cav (in cui dei ragazzini vennero istigati a cantare "Berlusconi faccia di m..."), poi arrivò l'apparizione  - sul palco del Palasharp al convegno di Libertà e Giustizia - del 13enne che lesse un foglio irto di preoccupazioni davanti a una platea di intellettuali di sinistra. Adesso i modi sono cambiati, ma la sostanza rimane la stessa. Si è passati alla premeditata e preventiva idolatria. Di chi? Di Matteo Renzi. Il tutto a spese dei bambini.

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06 Marzo 2014 - DA  "ILFATTOQUOTIDIANO.IT"
Grillo: “Renzi come Duce con figli della Lupa”. Premier: “I suoi con Forza Nuova”

Nella scuola di Siracusa "Clap and jump" rivisitata in onore del presidente del Consiglio: "Battiam le mani al presidente". Il capo del governo non ne ha colpa, ma l'effetto involontario riporta a certe immagini dei cinegiornali di regimi del passato. Ma le critiche per il coinvolgimento degli alunni arrivano anche dal Pd: "Pagina indegna"

Applaudi e salta per il presidente del Consiglio. “Dovunque vai, tu non scordarti di noi. Dei nostri sogni… delle speranze che ti affidiamo, con fiducia, oggi a ritmo di blues”. Questa volta non è l’Inno d’Italia cantato in coro insieme ai bambini, com’era successo mercoledì scorso a Treviso. Questa volta, nella visita “tradizionale” a una scuola italiana, si tratta di una canzone personalizzata dedicata a Matteo Renzi: “Facciamo un salto, battiam le mani. Ti salutiamo tutti insieme, presidente Renzi” intonano i bambini della scuola Raiti di Siracusa. Il testo della canzone è stato pubblicato su Twitter dalla giornalista di Agorà (Rai Tre) Cecilia Carpio: “Quel foglio era in mano a un’insegnante, stavano provando” racconta al fatto.it. Un’atmosfera da “uomo della Provvidenza”, insomma, in una città molto “renziana” (a partire dal sindaco Giancarlo Garozzo). Renzi non ne ha colpa, ma l’effetto riporta a certe immagini dei cinegiornali di regimi del passato.

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06 Marzo 2014 - DA  "LIBERO.IT"
Bloomberg: il Milan è in vendita

"Silvio Berlusconi cerca acquirenti per il Milan". La squadra rossonera sarebbe dunque in vendita. La clamorosa indiscrezione arriva dall’agenzia economica Bloomberg e occorre subito dirlo è stata smentita da Fininvest. Quel che è certo è che la banca d’affari Lazard ha inviato un documento a potenziali compratori indicando anche un prezzo di una delle due squadre più titolate in assoluto a livello mondiale: 945 milioni di dollari pari a circa 690 milioni di euro. I possibili compratori non hanno voluto essere identificati, in quanto ritengono di voler portare avanti le trattative in via riservata. Le indiscrezioni che arrivano dagli Stati Uniti ,

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IL PIRATA BERLUSCONI, ALL'ASSALTO DEL SENATO


04 Marzo  2014 - DA  "ILGIORNALE.IT"
Riforma elettorale, c'è l'ok di Berlusconi: Italicum solo alla Camera

Dopo il vertice di Palazzo Grazioli il Cavaliere ribadisce piena collaborazione sulla legge elettorale e una chiara opposizione sui temi economici e sociali, "a partire dalla necessaria riduzione della pressione fiscale e del peso dello Stato, ci rende naturalmente alternativi alla sinistra". L'esame del testo slitta a domattina, venerdì il voto
Il dado è tratto: Berlusconi conferma di voler andare avanti rispetto all'accordo sulle riforme raggiunto alcune settimane fa con il leader del Pd, Matteo Renzi.
"Confermiamo integralmente l’accordo pubblicamente realizzato, senza alcun patto segreto, come maliziosamente insinuato da alcuni organi di stampa". Accordo confermato anche dal premier Matteo Renzi che, in una conferenza stampa a Tunisi, ha ribadito l'importanza di avere un vincitore certo: "E questo è garantito dall’Italicum. Il fatto che il Senato abbia o meno una propria legge elettorale è secondario, perché il Senato verrà abolito".

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IN ALTRI PAESI UN TESORO COME POMPEI CREEREBBE SOLO RISORSE ED INVECE IN ITALIA.................



04 Marzo 2014 - DA  "ILFATTOQUOTIDIANO.IT"
Arte perduta per cemento e degrado: da nord a sud, tutte le Pompei d’Italia

Da Roma a Sibari (Cs), da Bologna a Vicenza, da Bacoli (Na) a Crotone: la mappa dei luoghi storici e artistici minacciati dall'abbandono e dalla cattiva gestione. Non ci sono stime definitive al riguardo, ma si parla di almeno un 20% di monumenti andati distrutti

La storia dell’Italia unita è scandita da indagini archeologiche, ma anche da troppi abbandoni. Da distruzioni di ogni tipo. Dagli sterri dei primi decenni del Novecento alle indagini preliminari più recenti, una parte del patrimonio, dissipato. Per risorse indiscutibilmente insufficienti, ma anche per evidenti incapacità gestionali. Per politiche, anche culturali, inadeguate. Già nel 1878, in una sintesi della storia urbana di Roma rivolta al pubblico dell’Esposizione Internazionale di Parigi, Rodolfo Lanciani, uno dei più grandi archeologi romani di tutti i tempi, chiedeva una maggiore attenzione al patrimonio archeologico del sottosuolo urbano. Condannando la sistematica distruzione subita dalle ville storiche ed esprimendosi in maniera quanto mai critica in merito ai risvolti affaristici e speculativi della crescita edilizia della città.
La capitale del degrado artistico
I diversi Prg che si sono succeduti nella Capitale, senza dare un ordine alla città in espansione, hanno per certi versi agevolato la distruzione di un numero impressionante di monumenti di ogni tipo e mole. Nonostante sia innegabile che le nuove norme ed un’accresciuta sensibilità, almeno a partire dagli anni Ottanta, abbiano costituito un strumento di salvaguardia. Spesso incerto: interi quartieri costruiti cancellando quasi per intero il popolamento antico. Singoli edifici ed opere di urbanizzazione a far scomparire tessere preziose di un grande puzzle. Alla Bufalotta e agli ex Mercati Generali all’Ostiense. A Casal Bertone e a Tor Marancia, su via di Grotta Perfetta. Al Gianicolo e a Dragona. Villae, ma anche tracciati stradali, necropoli, stazioni di posta, templi, acquedotti, ponti, terme, teatri e anfiteatri e moltissimo altro. Per non parlare della campagna romana in cui la dilatazione di alcuni paesi e il fenomeno delle seconde case hanno comportato l’obliterazione perpetua di tantissimi resti antichi.

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PER IL MOMENTO TIRANO LA PENSIONE GLI EX, E GLI ITALIANI TIRANO LA CINGHIA
 
04 Marzo
2014 - DA  "LIBERO.IT"
Feltri difende Grillo: "La condanna lo rende un martire"

""È uno scandalo che autorizza il condannato e i suoi proseliti a gridare alla persecuzione di stampo politico". Così Vittorio Feltri, dalle colonne del Giornale, commenta la recente notizia della condanna a 4 mesi di carcere per il leader del Movimento 5 stelle, Beppe Grillo. Condanna inaspettata, che ha colto di sorpresa un po' tutti, grillini in primis. Ma sembra che anche gli oppositori politici non abbiano apprezzato la decisione dei magistrati in questa situazione.

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03 Marzo  2014 - DA  "ILGIORNALE.IT"
Incontro coi sindaci, Grillo scomunica Pizzarotti: M5S sempre più nel caos
Il comico su Twitter mette il veto all'incontro organizzato dal sindaco in vista delle amministrative. E Pizzarotti: "Se fare rete non va bene, fate voi"


E' forse il momento più difficile per il Movimento 5 Stelle da quando, lo scorso anno, è entrato in Parlamento.
Il dissenso in parlamento culminato con le espulsioni dei quattro senatori dissidenti, la condanna di oggi a quattro mesi nei confronti di Beppe Grillo per aver violato i sigilli giudiziari di una baita No Tav vicino al cantiere di Chiomonte in Piemonte e, in serata, lo scontro violentissimo con Federico Pizzarotti, il sindaco di Parma che con il suo successo inatteso aveva dato il via alla valanga cinque stelle.
A Grillo non è piaciuta l’ultima iniziativa autonoma del suo ex pupillo Pizzarotti. L’incontro con i sindaci e i candidati sindaci pentastellati organizzato a marzo dallo stesso Pizzarotti ha mandato su tutte le furie il comico genovese che ha preso le distanze da un'iniziativa "in alcun modo concordato con lo staff". E su Twitter è arrivata la scomunica. Sono parole di fuoco alle quali il sindaco parmigiano ha replicato a stretto giro: "L'incontro è stato organizzato come quello dello scorso anno. Se fare rete non va bene, fate voi". Sullo sfondo le difficoltà del movimento nell’organizzazione delle liste per le prossime amministrative ed europee.

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03 Marzo 2014 - DA  "ILFATTOQUOTIDIANO.IT"
Pompei, ancora due crolli. Franceschini convoca riunione d’emergenza

Nel pomeriggio di sabato si è verificata la caduta di alcune pietre dalla spalletta del quarto arcone sottostante il tempio di Venere a causa del maltempo. Oggi si è verificato inoltre il crollo del muretto di una tomba della necropoli di Porta Nocera
Ancora crolli a Pompei. Nel pomeriggio di sabato si è verificata la caduta di alcune pietre dalla spalletta del quarto arcone sottostante il tempio di Venere a causa del maltempo. La muratura, interessata da alcune lesioni, era già stata puntellata. L’area è interdetta al pubblico.
Oggi si è verificato inoltre il crollo del muretto di una tomba della necropoli di Porta Nocera, vicino all’Antica strada. Il muretto, alto circa 1,70 metri e della lunghezza di circa 3,50 metri, serviva da contenimento del terreno in cui erano state poste le sepolture ed era pertanto costruito contro-terra. Si è provveduto a chiudere tutti gli accessi alla necropoli, che rimarrà chiusa al pubblico fino al completamento delle verifiche del caso e al ripristino del muretto.
Il ministro dei Beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini ha convocato d’urgenza per martedì mattina una riunione operativa. La riunione servirà ad avere un rapporto esatto sulle motivazioni dei crolli che hanno interessato il sito archeologico a cominciare da quello di dicembre 2013, nonché a verificare l’efficacia degli interventi di ordinaria manutenzione e, complessivamente, a valutare lo stato di attuazione del Grande Progetto Pompei.

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PER IL MOMENTO TIRANO LA PENSIONE GLI EX, E GLI ITALIANI TIRANO LA CINGHIA
 
03 Marzo
2014 - DA  "LIBERO.IT"
Giuliano Amato: "Abbiamo usato il debito per fini politici"

"Abbiamo sbagliato tutto". Giuliano Amato riconosce le sue colpe. La crisi, il crollo del Pil e l'impennata del debito pubblico hanno radici lontane nel tempo. Alan Friedman prova a ricostruirle nel suo libro Ammazziamo il Gattopardo e dopo le interviste a Mario Monti e a Romano Prodi che tanto hanno fatto discutere, adesso arriva quella al dottor Sottile. Il Corriere.it pubblica un colloquio tra Friedman e l'ex premier in cui viene affrontato il problema del debito pubblico galoppante del Belpaese e dell'impennata del rapporto tra il deficit e il Pil. Giuliano Amato, oggi membro della Corte Costituzionale, parla della politica economica portata avanti dai governi democristiani e socialisti tra la fine degli anni ottanta e l'inizio degli anni novanta. Quella di Amato è un'ammissione di colpa senza giri di parole.

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LE PRIME CARTUCCE DEL NUOVO MESSIA ....
Ci darà lavoro a tutti. Che bello ?




01 Marzo  2014 - DA  "ILGIORNALE.IT"
Il piano per il lavoro di Renzi? Mille euro a tutti i disoccupati
Il Jobs act è in dirittura d'arrivo: sussidio di disoccupazione anche per i precari. Una misura da 8,8 miliardi di euro.


"Noi vogliamo partire immediatamente con la 'Garanzia Giovani'. Era già stata predisposta, va rifinita ma in un paio di settimane siamo in grado di presentarla".Il ministro del Lavoro Giuliano Poletti coglie al volo l'accelerata data ieri dal premier Matteo Renzi dopo aver visionato gli allarmanti dati sulla disoccupazione e si butta anima e corpo sul Jobs Act. La riforma del mercato del lavoro è quasi pronta. E Repubblica già ne anticipa i contenuti, a partire dal sussidio di disoccupazione che sarà esteso anche ai lavoratori precari. "La platea dei potenziali beneficiari - spiega Filippo Taddei, responsabile economia del Pd, alla Stampa - si allargherebbe di oltre trecentomila lavoratori attualmente sprovvisti di una vera protezione dalla disoccupazione".

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01 Marzo 2014 - DA  "ILFATTOQUOTIDIANO.IT"
Renzi parte con 5 indagati e 24 riciclati. Alla Giustizia nomi graditi a Berlusconi

Nella squadra di governo son presenti un ex giudice, Cosimo Ferri, e un avvocato, Enrico Costa, che rappresentano un favore al Cavaliere. Ci sono poi gli indagati - quattro del Pd e il ministro Lupi di Ncd - e infine ben 18 sottosegretari già presenti nell'esecutivo di Enrico Letta. Come erano stati confermati anche sei ministri. Quello che resta e appare è una squadra che sembra lontana dal vento di presunto cambiamento e innovazione che ha portato il sindaco di Firenze a scalare gerarchie e ruoli politici. E anche per quanto riguarda la parità di genere il segretario del Pd, questa volta, non è stato in grado di rispettare le quote rose come avvenuto e pubblicizzato invece per i ministeri

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01 Marzo
2014 - DA  "LIBERO.IT"
Il Pd contro Matteo Renzi: "Fai fuori Gentile"

Nemmeno il tempo di presentare la lista dei sottosegretari che subito scoppia la rivolta nel Pd. A far scoppiare la polemica è la nomina dell'alfaniano Antonio Gentile a sottosegretario alle Infrastrutture. L'esponete di Ncd è finito al centro di una bufera mediatica la scorsa settimana scorsa quando il direttore del quotidiano L'Ora della Calabria, Luciano Regolo, ha denunciato che il suo giornale non era uscito in edicola, lo scorso 19 febbraio, per impedire la pubblicazione di un articolo relativo a un’inchiesta della procura di Cosenza su presunte irregolarità nell’affidamento di incarichi a esterni da parte dell’Azienda sanitaria provinciale nella quale sarebbe coinvolto il figlio di Gentile.

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