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03.07.2025 - Jesolo, la Miami d'Italia - Il Blog di Jesolo

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03.07.2025 - Jesolo, la Miami d'Italia

2025



Jesolo, la Miami d'Italia oggi e la foto di Fanpage di questi giorni
Jesolo 03 Luglio 2025
di ©Claudio Vianello

Paragonare Jesolo a Miami è riduttivo e non ha una logica

A Jesolo, in questi ultimi vent'anni c'è una sola logica, quella di dare in pasto ai pirati del calcestruzzo la città, per poi essere depredata da tutto quello che ha. *Vivi Jesoeo tuto l'ano, vorrei fare un paragone con Las Vegas, dove tutto è falso e posticcio,  una città del divertimento, l'importante e demolire e ricostruire con megastrutture.
Quando si parla di Jesolo bisognerebbe conoscere la sua storia e cercare di non fare dei confronti, con altre città, vedi Dubai o ultimamente Miami, è riduttivo.
Bisognerebbe sapere e capire che sono delle città completamente diverse, cresciute in contesti diversi.
L'Italia è rinomata nel mondo per la sua storia e le sue bellezze artistiche. Innanzitutto se si dovessero fare dei confronti dovremmo iniziare con la viabilità, una viabilità indegna del litorale tra Cavallino Treporti e Jesolo, dove durante l'estate si riversano oltre tredici milioni di turisti. non la possiamo chiamare urbanistica cittadina, è più semplicemente un ammasso di grigi, bianchi e cristallo, senza una logica di ricostruzione, dove in questi ultimi vent'anni bastava e basta acquistare a suon di milioni delle vecchie catapecchie, per poi ricostruire dalle rovine dei parallelepipedi-colombaie, con dei premi di edificabilità assurdi, folli per il contesto cittadino jesolano, dove manca tutto: strade, parcheggi, giardini e altro,  in effetti non hanno nessuna logica con il tessuto cittadino.
La politica jesolana ha distrutto tutto quel poco che c'era di storia e si è fatta prendere dalla megalomania, così in barba a tutto quello che la moderna architettura vorrebbe, spazi ampi e servizi, Tutto quello che è stato costruito e sarà fatto nei prossimi anni, è solamente un copia e incolla in una moltiplicazione senza nessun miracolo, ma una mera speculazione edilizia, senza identità. Si parla di una città lavatrice  per loschi affari, lo dicevo dai banchi del consiglio comunale in anni non sospetti, oggi abbiamo degli esempi, vedi Eraclea e Bibione «Le mafie sulle spiagge e dove ci sono affari»
Jesolo District, c'erano le colonie una volta, avevano degli enormi parchi verdi tutto intorno. Niente la politica è riuscita a fare tabula rasa, al posto del verde si è lasciato costruire delle colate per decine e decine di centinaia di metri cubi di calcestruzzo.
Un pseudo distretto che ha la capacità di contenere fino a cinque mila turisti, dove i servizi primari latitano, non esistono perchè non rendono economicamente come gli appartamenti. Basterebbe farsi un giro all'interno di questo comparto, tutto morto anche in questi giorni di caldo torrido, se non ci fosse il cinque stelle l'hotel Falkensteiner, sarebbe veramente un cimitero pieno di celle inutilizzate. Gli unici investimenti che avrebbero dovuto essere fatti lungo il fronte mare, dovevano essere gli hotel, gli unici che portano ricchezza e turnazione del turista.
Nei giorni scorsi tutti a strapparsi le vesti,  perchè la famosa pagina fonpage a titoli cubitali scriveva; "La Miami d'Italia: dove sorgerà il distretto di case di lusso da milioni di euro."
Peccato che non ci siano negozi per questi milionari che hanno acquistato queste celle mortuarie per milioni di euro, peccato che invece di paragonare Jesolo ad altre città totalmente cresciute in contesti di civiltà diversi, non abbiano da scrivere in caratteri cubitali: Jesolo la città che cresce in altezza e cemento e non cresce in servizi da dare ai cittadini.

 
La spiaggia nel 1950nella zona delle ex colonie oggi Jesolo District di Richard Meier


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