Piano di recupero dello Stej e Hotel Luna - Il Blog di Jesolo

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Il piano di recupero degli hotel Stej e Luna, il migliore di sempre

Jesolo 12 dicembre 2023
Uno dei migliori interventi di recupero a Jesolo Lido è stato sicuramente lo stabilimento termale Stej con l’annesso hotel Luna in via Bafile, oggi piazzetta Carducci.
 
La volontà di allora era il 2000, del gruppo della Lega Nord, con le mani sul nuovo PRG, era quello di aumentare la popolazione residente e cercar di riportare la vita tutto l’anno al Lido, cosa che tutte le altre amministrazioni che ci avevano preceduto non erano state capaci di realizzare.
 
L’intervento che avrebbe sostituito l’esistente, doveva affermare “ vivi Jesolo Tutto l’anno” con attività e servizi che avrebbero fatto parte del concetto del vivere la città 12 mesi.
 
Inoltre, l’intenzione di allora era quella di creare la nuova città unita tra Jesolo Paese e il Lido attraverso il Central Park. Oggi questo progetto rimane inevaso e solo sulla carta, oggi possiamo dire che era mera utopia.
 
Ecco che il 29 agosto 2000, la giunta Comunale approva il nuovo intervento cittadino dello STEJ.
 
Le norme tecniche vedevano all’art. 6 un aumento di cubatura rispetto all’esistente solo del 15%, portando il volume esistente di mc 22.889,57 a 26.323,00. I vincoli per la destinazione d’uso erano contenuti nei seguenti:
 
art. 7 La destinazione d’uso di carattere residenziale, dovrà comunque risultare prevalente, essendo consentita…(omissis) Inoltre all’interno dello spazio di uso pubblico potrà essere riservato un ambito ad uso esclusivo commerciale sul fronte antistante le attività stesse per una profondità di ml 4,50 misurate sul filo esterno dell’immobile.
 
Art.15 Prescrizioni di carattere generale
 
L’intervento complessivo è di due ambiti: il primo vedrà lo SteJ e il Luna, il secondo la Scuola elementare Giosuè Carducci. Ma andiamo per interventi: il primo accantona, con gli oneri di urbanizzazione e costruzione, un importo che dovrà essere usato esclusivamente da parte dell’amministrazione comunale jesolana per i lavori di costruzione dell’immobile ad uso museale. L’importo complessivo accantonato fu di 2 miliardi e seicento milioni di lire, pari oggi a 1.342.787 euro, e allora si prevedeva di spendere intorno ai 4 milioni di euro.
 
Posso sostenere che quel piano di recupero è tutt’oggi il più bello in assoluto in città e si addice ad una città moderna e turistica. Trova spazio con una finestra sul mare e con le costruzioni messe in modo da creare vita durante tutto l’anno, con spazi di aggregazioni cittadini vivibili.
 
Peccato che il secondo intervento, quello del museo, non vide mai la luce perchè al posto della scuola Carducci il duo Calzavara-Zoggia diede il via ad uno dei più invasivi interventi cittadini  di pura speculazione edilizia. Il museo Carducci venne prostituito-alienato al privato, per un importo di 2.800.000 euro, in cambio  di un contenitore vuoto di contenuti e cultura in zona commerciale “ Famila”. Ma la cosa più grave  e scandalosa è che alla fine sia costato quasi 9 milioni di euro. Questa è l’assoluta idea utopistica di cultura che perversa nella politica cittadina.
 
Cambiano le amministrazioni comunali ogni 5 anni così come le idee. Nel 2002 con l’avvento dell’amministrazione Calzavara il progetto utopistico è Jesolo 2012 the “city beach “.
 
Oggi possiamo dire in assoluto che con l’arrivo della mera speculazione a discapito della crescita della città e con i fallimenti dei grandi interventi sul territorio, la nuova Jesolo è una città mortorio. La city beach fallì sotto il peso della mancanza totale di lungimiranza e con l’arrivo dei pirati (speculatori del cemento) la logica di aumentare la residenza stabile fallì di conseguenza.
 
Sono infatti del periodo Calzavara i progetti della torre Aquileia, torre Merville e le due torri di piazza Drago. C’era poi la porta Est che non vide mai la luce se non solo nel progetto di massima, la cittadella della musica fallita anche questa, e molto altro. Con l’avvento di Zoggia l’altra fase di fallimenti e di depauperazione quasi totale del territorio. Zoggia, artefice di Jesolo Magica che avrebbe dovuto rendere “vivi  Jesoeo tuto l’ano”, del progetto di Zaha Hadid e della nuova viabilità e rotatoria del bivio via Mameli e via Roma Destra. Quello della Jesolo District, una cittadella priva dei servizi basilari di vita cittadina ma con una capacità ricettiva, tra appartamenti e residenza stagionale, di 5000 persone.
 
Forse a malapena una decina di residenti risiedono tutto l’anno. Per non parlare poi della pineta, l’unico polmone rimasto vergine fino ad alcuni anni fa, oggi sotto attacco dei pirati con quest’ultima amministrazione comunale di De Zotti & Co.
 
In poche parole, nessuno in questi ultimi 25 anni circa ha avuto la determinazione e la capacità di creare residenza stabile. Se non fosse per qualche pensionato e/o per quei commercianti di paccottiglia lungo le vie cittadine, non ci sarebbe stato un aumento di residenza stabile.
 
Oggi gli speculatori hanno invaso la città e per adesso non c’è una visione futura per poter dare case ai nostri figli. A Jesolo Lido mediamente un appartamentino di 50 metri si può acquistare attorno ai 250/260 mila euro, che siano questi i  prezzi calmierati?  Quand’è che la bolla speculativa scoppierà?
 
 
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