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problemi - i documenti di Jesolo - I documenti di Jesolo, Claudio Vianello che ti documenta senza ipocrisie. Ti tiene quotidianamente aggiornato sulla vita politica e non di Jesolo, con commenti, approfondimenti, opinioni sui fatti di attualità in Jesolo e qualche altra notizia" Il Diario di Jesolo - Il Blog " di Jesolo

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4.7.2017 - Primi problemi per i profughi ospitati a Jesolo

I documenti di Jesolo, Claudio Vianello che ti documenta senza ipocrisie. Ti tiene quotidianamente aggiornato sulla vita politica e non di Jesolo, con commenti, approfondimenti, opinioni sui fatti di attualità in Jesolo e qualche altra notizia" Il Diario di Jesolo - Il Blog " di Jesolo
Pubblicato da in Sicurezza pubblica ·
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Jesolo 4 Luglio 2017 - La foto del giorno

 
I mezzi delle forze dell'ordine  stazionano all'interno della struttura della croce rossa di via Levantina




Jesolo 4 Luglio 2017

A pochi giorni dalla rielezione del Sindaco di Jesolo Valerio Zoggia, nel centro di accoglienza della Croce Rossa di via Levantina, sembrerebbe che ci siano stati dei problemi tra gli ospiti, coinvolgendo anche dei responsabili della struttura jesolana. Sul posto, si son dirette per via Levantina a sirene spiegate diverse autovetture delle forze dell'ordine, tra cui la polizia di stato e i carabinieri.
Proprio nel giorno in cui,  l'Europa da il ben servito all'Italia sulla questione dell'accoglienza, ecco che a Jesolo cominciano i primi problemi per il neo-rieletto Sindaco Valerio Zoggia.



Questa mattina il Presidente della Commissione Europea Jean-Claude Juncker, sulla questione dell'accoglienza in un parlamento quasi deserto pronunciava davanti ad una trentina di parlamentari queste parole: "Le Parlement européen est ridicule, très ridicule". Ovvero Il Parlamento europeo è ridicolo, molto ridicolo.
Viceversa, l'attuale Presidente del Parlamento Europeo, l'italiano Antonio Tajani, lo interrompe per ricordargli di non offendere. " Signor Presidente, la prego, si prega di utilizzare un linguaggio diverso, noi non siamo ridicoli. Si può criticare il Parlamento, ma non è la Commissione che deve controllare il Parlamento. È il Parlamento che deve controllare la Commissione " Roba da matti, un'evidente disinteresse verso l' Europa da parte degli stessi deputati europei.





02.01.2015 - Jesolo, anno nuovo, vita nuova ? Sicuramente stessi problemi e stessa crisi

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Pubblicato da in Sicurezza Stradale 2015 ·
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Anno nuovo, vita nuova ? Sicuramente stessi problemi e stessa crisi !
Alla faccia di chi cerca proseliti !!!


I lavori in Via Dante, problema per il traffico ? Basta aver pazienza in Italia


Claudio Vianello Venti15© -  Jesolo 02 Gennaio 2015
C'è un famoso detto che recita:" Anno nuovo, vita nuova". Bene, ma in questi ultimi decenni alla frase iniziale si sarebbe dovuto aggiungere: di sicuro stessa crisi e stessi problemi, se non aggravati.
Quando qualche rinomato politico italiano di qualunque colore esso sia, cerca proseliti, sicuramente attacca la critica politica fatta dal "popolo sovrano", ultimamente poi, hanno il vizio di dire: finiamola con i gufi e con il fango! Ci sarebbe solo da rispondergli: ma non vi vergognate mai! Siete lì da decenni e ci raccontate sempre le solite cose, recitate ormai a memoria, ogni anno la stessa paternale, la stessa solfa. Basta! Ci avete rotto, fatela a voi stessi la paternale e smettetela di raccontarci le fiabe. Avreste dovuto e dovreste ancora risolvere i problemi e non crearcene di nuovi.
Questo l'antefatto. La segnaletica stradale di Jesolo. Potremmo dire che serve alla sicurezza stradale? Forse, sicuramente non manca lungo le vie cittadine. Anzi, viste le condizioni delle attuali strade, di cartelli stradali ne vengono aggiunti quasi quotidianamente di nuovi. Tutto questo mi ricorda quel detto che recita: uomo avvisato, mezzo salvato.  Servono e/o servirebbero se collocati con diligenza lungo le strade. Non servono, se questi vengono buttati lì per poi, essere dimenticati come fosse una discarica.
È vero però che questo è il "modus operandi" delle amministrazioni locali, provinciali ecc. Installano nuovi cartelli per ogni problema che viene evidenziato sulla strada e così facendo si lavano le mani da eventuali incidenti che potrebbero essere conseguenza di strade e/o marciapiedi fatiscenti. Mi viene spontanea una domanda:" Ripristinare la sicurezza stradale per un'amministrazione pubblica costa, costa molto di più che l'installazione di qualche semplice cartello stradale? "
In questo caso l'amministrazione comunale di Jesolo non c’entra. Però, avrebbe dovuto e dovrebbe vigilare!
Da diverse settimane oramai continuano dei lavori sull' asse stradale di Via Dante a Jesolo Lido. Come sempre in Italia, i cantieri per i lavori sulle strade hanno un inizio certo, ma non una fine certa.
Ecco questo è il punto, perchè non vengono chiusi? Via Dante Alighieri, una strada di Jesolo già di per sé, degradata, se poi ci aggiungiamo altri fattori, specialmente e pericolosamente durante le festività di questi giorni, il gioco è fatto!
Questo è tutto, Anno nuovo, vita nuova e gli stessi problemi di sempre del passato.
Buon anno 2015


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Jesolo - Questi i tre grandi ed importanti problemi della nostra città

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Pubblicato da in BENE COMUNE ·
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Jesolo 2 Giugno 2014

Oggi non scrivo. Lascio parlare le immagini fin troppo esaustive.
Questi i tre grandi ed importanti problemi della nostra città

1) Piazza Mazzini,
dopo una notte standard come tante altre notti, la situazione questa mattina della piazza e dell'arenile alle 05.00 a.m.
continua a leggere e guarda le immagini


 
Un giaciglio di fortuna                                Le pulizie dopo l'assalto dei vandali
2) Zona Pineta " Green Beach Balneario"

la spiaggia è praticamente una tubazione continua, non ho voluto immortalare la gente perchè da Jesolano mi vergogno di questa situazione, c'erano dei bambini che giocavano dentro alla pozza, qui sotto quest'oggi.



La pozza d'acqua  ed il panorama in spiaggia


La maledetta viabilità di Jesolo,

che sia tutta colpa della classe politica cittadina non lo so, ma che questa abbia molte colpe, si.
Perchè in questi ultimi decenni hanno concesso centinaia di concessioni edilizie e non hanno risolto prima la questione   della  viabilità ?
continua a leggere e guarda le immagini


La coda in uscita da Jesolo alle 17.15




L'ultimo suicidio al Nord-Est - Soffocato da crisi e problemi, manager d'azienda si uccide in casa

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Pubblicato da in PICCOLI IMPRENDITORI ·
Tags: L'ultimosuicidioalNordEstSoffocatodacrisieproblemimanagerd'aziendasiuccideincasa

GLI IMPRENDITORI SOTTO ASSEDIO TRA STATO E BANCHE!
E ALLORA, SI TOLGONO LA VITA, UNA VERGOGNA TUTTA ITALIANA !
DALL'ALTRA PARTE,LO STATO ITALIANO MANTIENE CHI E' CLANDESTINO E COMMETTE REATI ALLA PROPRIETA' PRIVATA
ED INTANTO I NOSTRI IMPRENDITORI ED OPERAI PER LA CRISI SI SUICIDANO!
E LO STATO? RIMANE ALLA FINESTRA A GUARDARE !!!

L'ultimo in ordine di tempo ieri da il mattino di Padova:

Soffocato da crisi e problemi, manager d'azienda si uccide in casa
Tragedia a Rubano. L’uomo si stava separando dalla moglie ed era un dirigente del Gruppo 3A, società cooperativa con sede in corso Australia a Padova

La corda attorno al collo e la vita che a 48 anni si ferma in una giornata di primavera. Guglielmo Dolci ha scelto di andarsene così, nell’appartamento in via Trieste a Rubano, dove dall’inizio dell’anno si era trasferito, dopo che la crisi coniugale era divenuta insanabile. Troppo grande, quindi, il dolore della separazione dalla moglie: l’essersi trasferito fuori casa deve aver reso reale, troppo reale, quello strappo dalla sua famiglia. Troppo grande lo sconforto, poi, nel vedere che neanche l’attività lavorativa sembra non gli andasse poi così bene.
Forse si sentiva responsabile di entrambe le situazioni e non ha retto il colpo. Si sarà sentito inadeguato, si sarà sentito privo di futuro e di speranza. Lo ha scritto in due lettere in cui ha motivato il suo gesto: una indirizzata alla moglie, l’altra alla cooperativa per cui lavorava come manager, il “Gruppo 3A” di Padova. Dove regna lo sconcerto, perché se è vero che tutti sapevano della sua difficile situazione famigliare, che lo stava angosciando, nessuno si sarebbe mai aspettato un gesto simile. Sconcerto anche a Cadoneghe, dove Guglielmo Dolci era molto noto, avendo fatto parte per anni del gruppo di volontari della Protezione civile. Ultimamente si era anche avvicinato alla politica: poi, da un paio di mesi a questa parte, aveva abbandonato tutto, con la scusa di essersi trasferito a Rubano.(...)

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