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1.6.2018 - Jesolo, tragedia sfiorata nel crollo di un poggiolo

I documenti di Jesolo, Claudio Vianello che ti documenta senza ipocrisie. Ti tiene quotidianamente aggiornato sulla vita politica e non di Jesolo, con commenti, approfondimenti, opinioni sui fatti di attualità in Jesolo e qualche altra notizia" Il Diario di Jesolo - Il Blog " di Jesolo
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È andata più che bene

Il poggiolo che non c'è

Jesolo 1 Giugno 2018

di Claudio Vianello©
Avrebbe potuto essere una tragedia. È andata bene!

Erano circa le 16.30, di ieri pomeriggio e un poggiolo si è staccato dal quinto piano dell'hotel Albatros, di via Dalmazia, a Jesolo Lido, finendo sulla sottostante piscina. È andata bene, non c'erano persone in piscina, grazie anche al periodo di questo inizio stagione.

Mi ricordo nel 2000, quando feci un ampliamento alla mia attività, vedendo una tale quantità di ferro nell'armare solai e terrazze,  chiesi all'ingegnere che mi aveva fatto i calcoli: ma tuto chel fero, nol ghe par un poco massa? ☺ ( tutto quel ferro, non le sembra troppo?). Mi rispose che si doveva rispettare le norme antisismiche! Era del tondino da 3 cm e a gabbia, ricordo che per far passare il calcestruzzo adoperavano una pompa vibratrice, altrimenti il calcestruzzo non sarebbe passato.....
Vedendo le immagini del crollo del poggiolo di  ieri pomeriggio, mi son chiesto: e il ferro? Diciamocelo che è andata molto bene, non ci sono state vittime.




Che si siano dimenticati qualcosa?




L'Italia al 77esimo posto sulla libertà di stampa nel mondo

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Libertà di Stampa

Nel 2015 l'Italia occupava il 73° posto. Nel 2016? Fra le peggiori d’Europa e del Continente. L'Italia continua a perdere pezzi e posti, e non solo sulla libertà di stampa. Nella classifica stilata da Reporter senza frontiere l'Italia si posiziona al 77° posto. Fra le cause principali della sua bella posizione, i giornalisti intimiditi o minacciati di morte. Meglio del Bel Paese ( Italia) anche Burkina Faso e Botswana. Troppe minacce e processi ai giornalisti. Per onor di classifica, al primo posto la Finlandia e tra le prime10 nazioni, addiritura Costarica e Giamaica.


Le prime 10 in classifica


La posizione dell'Italia

Dal sito  reporters without borders




Il discorso "bufala",che avrebbe fatto il primo ministro australiano, John Howard nel 2005

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Le bufale sul web

John Howard è stato il 25° primo ministro Australiano dal 11 marzo 1996 al 3 Dicembre 2007

di Claudio Vianello Venti15©
Jesolo 18 Novembre 2015

Tra mail, sms e whatsApp non li conto più i messaggi ricevuti in questi ultimi giorni, da amici, conoscenti  e chi più ne ha più ne metta…. Il ritornello, sempre lo stesso, il discorso fatto, scrivono, dal primo ministro Australiano un certo John Howard.
E allora, questa mattina mi sono messo alla ricerca del discorso " fatto", dal primo ministro australiano John Howard, e udite udite cosa ho trovato: l’ennesima " bufala ", il " fake" grossolano sul web.
Nulla di più falso, anche se,  le intenzioni di chi lo aveva scritto probabilmente erano altre, cercava di promuovere delle convinzioni che oggi sono più attuali che mai.
Potrei dire, che chi arriva in Italia ed è ospite, quanto meno dovrebbe  rispettare la Nostra Storia, le Nostre Tradizioni, le Nostre Leggi  e soprattutto parlare la nostra lingua correttamente. Ma purtroppo lo sappiamo benissimo come funziona la politica romana in Italia: "Divide et Impera"
(frase attribuita a Filippo II il Macedone lt Pella,  382 a.C. –  lt Aigai,  336 a.C.). Ahimè, non c’è nulla di più attuale nei politici italiani di oggi.
E allora, c’è da dire che, il John Howard è stato il 25° primo ministro Australiano dal 11 marzo 1996 al 3 Dicembre 2007, poi via via: il 26°Kevin Rudd, il/la 27° Giulia Gillard, il 28° Tony Abbott e per finire il 29°  eletto  lo scorso 15 Settembre 2015 Malcolm Turnbull.

Come può una " bufala"  arrivare ai giorni nostri da quel lontano 2001,  e sembrare più attuale che mai ?

Questa la storia: il testo proviene da un articolo pubblicato in un giornale locale americano, il  Bartow Trader. Lettera scritta da un veterano dell'aviazione militare, un certo Barry Loudermilk, che nei giorni successivi agli attentati in America dell'11 settembre 2001 alle Torri Gemelle di New York e al Pentagono, la pubblica.
Il testo di Loudermilk, viene preso quasi parola per parola, cambiando soltanto i riferimenti americani per adattarli all'Australia.

Questo il testo del discorso "bufala",che avrebbe fatto il primo ministro australiano John Howard nel 2005:

Ai musulmani che vogliono vivere secondo  la  legge della Sharia Islamica,  recentemente è stato detto di lasciare l'Australia,  questo allo scopo di prevenire e evitare eventuali attacchi terroristici.
"GLI IMMIGRATI NON AUSTRALIANI DEVONO ADATTARSI! Prendere o lasciare, sono stanco che questa nazione debba preoccuparsi di sapere se offendiamo alcuni individui o la loro cultura. La nostra cultura si è sviluppata attraverso lotte, vittorie, conquiste portate avanti da milioni di uomini e donne che hanno ricercato la libertà.
La nostra lingua ufficiale è l’INGLESE, non lo spagnolo, il libanese, l’arabo, il cinese, il giapponese, o qualsiasi altra lingua. Di conseguenza, se desiderate far parte della nostra società, imparatene la lingua!
La maggior parte degli Australiani crede in Dio. Non si tratta di obbligo di cristianesimo, d’influenza della destra o di pressione politica, ma è un fatto, perché degli uomini e delle donne hanno fondato questa nazione su dei principi cristiani e questo è ufficialmente insegnato. E’ quindi appropriato che questo si veda sui muri delle nostre scuole. Se Dio vi offende, vi suggerisco allora di prendere in considerazione un’altre parte del mondo come vostro paese di accoglienza, perché Dio fa parte delle nostra cultura.
Noi accetteremo le vostre credenze senza fare domande. Tutto ciò che vi domandiamo è di accettare le nostre, e di vivere in armonia pacificamente con noi.
Questo è il NOSTRO PAESE; la NOSTRA TERRA e il NOSTRO STILE DI VITA. E vi offriamo la possibilità di approfittare di tutto questo. Ma se non fate altro che lamentarvi, prendervela con la nostra bandiera, il nostro impegno, le nostre credenze cristiane o il nostro stile di vita, allora vi incoraggio fortemente ad approfittare di un’altra grande libertà australiana: IL DIRITTO AD ANDARVENE. Se non siete felici qui, allora PARTITE. Non vi abbiamo forzati a venire qui, siete voi che avete chiesto di essere qui. Allora rispettate il paese che VI ha accettati."

Come sarebbe bello, che "El sior Renzi"  facesse un discorso così alla Nazione, specialmente in questi giorni e dopo i fatti parigini, ma ahimè,  di ben altra pasta avrebbe bisogno oggigiorno la politica italiana.
Nessuno, dico nessuno oggi,in Italia, ha la volontà di cambiare, nemmeno il "rottamatore di ballons"…

PS. Dal 2005, compreso il periodico " Panorama" hanno pubblicato la " bufala" e  non ultimo, il M5S di grillo che dal suo forum.......eccetera

  
Il numero di Panorama 6/2010 del 4 Febbraio a pagina 148  e il forum del M5S

Qui sotto il primo ministro John Howard, in un suo intervento sull'immigrazione





Tartarughe Trachemys scripta elegans, nel Sile a Jesolo : sono carnivore e pericolose per l'ecosistema

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Pubblicato da in Igiene ed ambiente ·
Tags: TartarugheTrachemysscriptaelegansnelSileaJesolo:sonocarnivoreepericoloseperl'ecosistema

La vendita in Italia di questa tartaruga è vietata, ed è stata inserita nell'elenco delle 100 specie esotiche invasive più dannose al mondo

La tartaruga fotografata nel Sile

Tartarughe Trachemys scripta elegans, nel Sile a Jesolo : sono   carnivore   e pericolose per l'ecosistema

Durante le mie uscite quotidiane mi capita spesso di trovarmi in situazioni particolari, ma qualche volta non sono abbastanza veloce nell’estrarre la mia Nikon e immortalare quello che vedono i miei occhi.
Mi è accaduto circa due settimane fa, quando, a pochi metri dalla battigia, un delfino ha fatto un salto e se ne è andato senza più riemergere dall’acqua.
Ieri invece, percorrendo via Cristo Re a Jesolo, ad un certo punto mi sono accorto che sulla riva, sopra ad un tronco, una tartaruga stava prendendo il sole. Il mio primo pensiero vedendo l’animale è stato di gioia e mi sono detto che, finalmente, si rivedono le tartarughe lungo le rive del Sile. Ho tentato così, di avvicinarmi alla riva per tentare di fotografare l’esemplare più da vicino, ma la tartaruga si è tuffata nel Sile ed è sparita. A quel punto mi sono chiesto: emergerà per riprendere ossigeno e respirare? Infatti, pochi minuti dopo, eccola, era un bel esemplare di circa 25 cm di carapace, e così l’ho immortalata.
Una volta rientrato a casa, guardando le foto, mi sono accorto che la tartaruga che avevo fotografato, era una specie non autoctona, ma bensì una  "Trachemys scripta elegans".
Avete presente quelle tartarughe piccoline che si compravano nei negozi di animali e alle quali si davano da mangiare pezzettini di carne, perché carnivore. Ecco qua, qualche imbecille se ne è disfatto con estrema semplicità, gettandola nel Sile.
La "Trachemys scripta elegans", è una tartaruga americana originaria  della valle del Mississippi, dall’Illinois al Golfo del Messico. Questo animale preferisce gli stagni e i fiumi dal corso d'acqua lento e fangoso con abbondanza di piante acquatiche.  Se riuscisse a creare qui il proprio habitat, sperando che non l’abbia già fatto, potrebbe essere molto pericolosa   e potrebbe minacciare anche l’ecosistema del Sile.
Atteggiamenti del genere, quello di abbandonare animali non autoctoni sul territorio sono molto pericolosi per tutto l’ecosistema.
La vendita in Italia di questa tartaruga è vietata, ed è stata inserita nell'elenco delle 100 specie esotiche invasive più dannose al mondo, proprio per le negative ripercussioni sull' ecosistema.






Via Armellina intersezione Via S.Pio X nel Comune di San Donà di Piave

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Un incrocio maledetto, dove intervenire per metterlo in sicurezza, sarebbe fin troppo facile
Via Armellina intersezione Via S.Pio X nel Comune di San Donà di Piave

L'ultimo incidente ed è andata bene

Jesolo 21 Febbraio 2015

Ci sono dei punti, degli incroci stradali strategici e nevralgici per il traffico sul nostro territorio, che sono quotidianamente oggetto di incidenti.  Molto spesso, noi cittadini mortali ci chiediamo: chi dovrebbe intervenire e vigilare sulla messa in sicurezza delle strade? I politici e/o gli amministratori locali si rendono conto della pericolosità di questi incroci trafficatissimi. E allora, perchè non   intervengono  spendendo  poco,  con qualche decina di miglia di euro, potrebbero evitare moltissimi incidenti stradali e di conseguenza danni alle persone e alle cose( basterebbe una piccola rotatoria). Ma forse è tempo sprecato, loro,  si occupano solo dei loro posti al sole, e delle tornate elettorali per occupare le " Cadreghe",  e di noi cittadini: chi se ne frega!!  Eccolo, questo è l’incrocio tra Via Armellina e San Pio X nel Comune di San Donà di Piave.
In attesa di provvedimenti da parte della classe politica amministrativa  per la messa in sicurezza delle strade, ecco,  le immagini dell’ ultimo incidente stradale.
Questa volta è andata bene,  con feriti leggeri e con  danni alle autovetture,  queste le immagini .


Alcune immagini dell'incrocio maledetto


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Altre immagini di incidenti in Via Armellina




Carinzia VII - di 97,2 metri, è il 12 ° SuperYacht nel mondo

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Jesolo 19 Agosto 2014


Eccolo, il Carinthia VII, lo splendido SuperYacht mentre naviga quest'oggi davanti al nostro litorale

Carinzia VII - 318,25 piedi pari a 97,2 metri, è il 12 ° SuperYacht nel mondo.




E poi dicono che Jesolo non tira !!!



Il superyacht

Superyacht Carinzia VII

Il Superyacht Carinzia VII fu costruita nel cantiere Lurssen  nel 2002 e ha avuto un refit 3 anni più tardi. Il Carinthia VII naviga sotto la bandiera d'Austria e quando non è in navigazione staziona ad Antibes, Francia. Il Carinzia VII è uno dei più grandi yacht di lusso nel mondo e certamente uno dei più bei yacht. Fabbricato in acciaio, ha una lunghezza di 318,25 ft (97.20 m), un raggio di 52,50 m (16,00 m) e un progetto di 15.75 ft (4,80 m). I suoi motori principali sono 4 x 1163 MTU Diesel, che generano 10,064 HP ciascuno, e consentono al Carinthia VII di raggiungere una velocità massima di 26 nodi. Lo yacht può ospitare 12 ospiti con 15 uomini di equipaggio. Famoso yacht disegnato da Tim Heywood, responsabile sia il design interno ed esterno. Fino a poco tempo il Carinzia VII ha raramente  lasciato lo Yacht Club Internazionale di Antibes. Quest'anno sarà a Venezia e la signora Horten e suo marit, hanno  altri grandi yacht, tutti nominati Carinzia. Nel 1965, il Carinzia V affondatò con il suo primo viaggio, dopo aver colpito una roccia non mappata. Il V è stat sostituit dal Carinzia VI, che ora è chiamato The One e la proprietà è dell' editore italiano Francesco Gaetano Caltagirone.

La proprietà


Heidi Horten

Heidi Horten è la donna più ricca in Austria. Sposò all'età di soli 25 anni nel 1966 Helmut Horten magnate tedesco e rimase vedova nel 1987. Nello stesso anno ereditò  un 1 miliardo di dollari. Oggi il suo patrimonio netto è  stimato in 3,2 miliardi di dollari. Helmut Horten (1909 - 1987) fù il fondatore  della quarta catena di grandi magazzini in Germania. Horten nel 1961 introdusse il primo supermercato in Germania  dopo aver visitato i supermercati negli Stati Uniti. Con il modello di supermercato copiato dagli americani, il suo gruppo si espanse rapidamente. Nel 1968 il gruppo Horten venne quotato alla Borsa di Francoforte. Dalla sua quotazione il gruppo di Horten crebbe fino ad avere 25.000 dipendenti ed un fatturato annuo di 1 USD billlion. Nel 1972 Horten cedette le sue quote di maggioranza e si ritirò dal business. Nel 1994 la catena dei supermercati venne venduta a Kauhof Holding AG, e fusa al gruppo di vendita al dettaglio tedesco METRO AG nel 1996, Heidi Horten ha case in Sekirn (Wörthersee in Carinzia), Vienna e Lyford Cay nelle Bahamas. Heidi Horten è padrona anche della CE KAC (Klagenfurter Athletiksport Club) squadra  professionale di hockey su ghiaccio. CE KAC ha vinto la maggior parte dei campionati di hockey su ghiaccio austriaco. CE KAC ha sede a Klagenfurt, Carinzia.

Le notizie riprese dal sito: http://www.superyachtfan.com/




Jesolo - Furti di rame anche nel nostro territorio ?

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Tags: JesoloFurtidirameanchenelnostroterritorio?

Jesolo 26 Giugno 2014

LE IMMAGINI CHE HO CATTURATO IN MEZZO AI CASONI DI JESOLO




Dei cavi di gomma abbandonati, sono le guaine che rivestono i cavi di rame, li ho fotografati dietro ad uno dei tanti casoni di Jesolo.
Queste guaine di gomma, sono l'isolamento  dei cavi elettrici ed al loro interno hanno un cavo di rame. Questi rifiuti sono stati abbandonati probabilmente da qualche banda di ladri  specializzati nel furto di rame dopo aver estratto il metallo prezioso. Il materiale fotografato, sicuramente è reperto di qualche furto perpetrato nella zona.




Quando Lega Nord nel 1998 a Venezia manifestava per l'indipendenza della " Padania"

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Tags: QuandoLegaNordnel1998aVeneziamanifestavaperl'indipendenzadella Padania


La manifestazione della Lega Nord nel 1998 a Venezia, per l'indipendenza della " Padania"
poi anche la Lega si è fatta prendere dalle poltrone ed è stata presa con le mani dentro la marmellata!

Jesolo 02 Aprile 2014

La mia Considerazione dopo gli arresti compiuti dai Ros " Stato" questa mattina all'alba contro i Venetisti:
Era tutto scontato che lo Stato mostrasse i muscoli, anzi mi meraviglio che non lo abbia fatto prima di oggi.
Il Problema del Veneto sono i Veneti, abituati a brontolare e a mandare avanti gli altri, i Veneti  non scendono nelle piazze, delegano. Troppo chiaro!!
Se la Catalogna in Spagna, ogni volta che manifestano per l'indipendenza riempiono le piazze con centinaia di migliaia di persone, in  Veneto questo non è mai accaduto ed allora, fintanto che i Veneti non scenderanno nelle piazze a manifestare la loro forza, non ci sarà mai la possibilità di avere qualcosa dallo Stato centralista Romano.
E la politica se ne sta indifferente a guardare, vedi anche la Regione Veneto da anni bla,bla,bla e di risultati nulla, questo è tutto... troppo facile.
Le  chiacchiere da bar riempiono le bocche dei brontoloni che come gli avvoltoi aspettano il cadavere da banchettare. I veneti lo hanno sempre fatto "  Paga e tasi ".
Delegare gli altri è la cosa più semplice, la dimostrazione: basta vedere quello che accade a Jesolo con la cementificazione della città.........

La Dichiarazionedi Helsinki (per l’Europa) e quella di Banjul (per l’Africa, nel 1981) sono tornate esplicitamente sul tema. Credo opportuno ricordare i termini esatti della Dichiarazione di Helsinki (1 agosto 1975) perché non esattamente conosciuti o non correttamente divulgati.

L’Atto finale della Conferenza sulla sicurezza e la cooperazione in Europa (Dichiarazione dei princìpi che reggono le relazioni tra gli Stati partecipanti) affermava al punto VIII. Eguaglianza dei diritti e autodeterminazione dei popoli: “28. Gli Stati partecipanti rispettano l’eguaglianza dei diritti dei popoli e il loro diritto all’autodeterminazione, operando in ogni momento in conformità ai fini e ai princìpi dello Statuto delle Nazioni Unite e alle norme pertinenti del diritto internazionale, comprese quelle relative all’integrità territoriale degli Stati. 29. In virtù del principio dell’eguaglianza dei diritti e dell’autodeterminazione dei popoli, tutti i popoli hanno sempre il diritto, in piena libertà, di stabilire quando e come desiderano il loro regime politico interno ed esterno, senza ingerenza esterna, e di perseguire come desiderano il loro sviluppo politico, economico, culturale e sociale. 30. Gli Stati partecipanti riaffermano l’importanza universale del rispetto e dell’esercizio effettivo da parte dei popoli dei diritti eguali e dell’autodeterminazione per lo sviluppo di relazioni amichevoli tra loro come tra tutti gli Stati; essi ricordano anche l’importanza dell’eliminazione di qualsiasi forma di violazione di questo principio”.
"Atto sottoscritto anche dallo Stato Italiano"




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